Il "Pater noster" di "Purgatorio" XI rappresenta un'eccezionale sporgenza. Di norma, Dante non trascrive per intero le preghiere che cita, ma si limita ad addurre incipit o segmenti comunque delimitati. Tanto più evidente lo scarto del "Pater noster", unica preghiera liturgica della seconda cantica a distendersi integralmente, anzi ad espandersi grazie a una serie di farciture. L'eminenza attribuita al "Pater" aderisce anzitutto all'intrinseco rango dell' "oratio dominica". Ma va anche evidenziato che Dante affida a questa preghiera la funzione di inaugurare e orientare il percorso ascetico, il superamento dei vizi capitali.
Il "Padre nostro" dei superbi
CRISTALDI, Sergio Alfio Maria
2013-01-01
Abstract
Il "Pater noster" di "Purgatorio" XI rappresenta un'eccezionale sporgenza. Di norma, Dante non trascrive per intero le preghiere che cita, ma si limita ad addurre incipit o segmenti comunque delimitati. Tanto più evidente lo scarto del "Pater noster", unica preghiera liturgica della seconda cantica a distendersi integralmente, anzi ad espandersi grazie a una serie di farciture. L'eminenza attribuita al "Pater" aderisce anzitutto all'intrinseco rango dell' "oratio dominica". Ma va anche evidenziato che Dante affida a questa preghiera la funzione di inaugurare e orientare il percorso ascetico, il superamento dei vizi capitali.File | Dimensione | Formato | |
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