Lo studio si propone di illuminare gli anni in cui l’invenzione del viaggio organizzato, a cura di Thomas Cook e della sua agenzia, rivoluziona non solo i tempi ed i modi del viaggio ma soprattutto la percezione del viaggio stesso e la relazione del viaggiatore con l’oggetto estetico destinatario del viaggio. Accostando le impressioni di viaggio riportate da Jean Lorrain nelle sue veloci tappe italiane ai racconti riferiti da altri viaggiatori francesi precedenti e contemporanei, è possibile misurare la specificità di uno sguardo nel quale si fondono l’habitus del giornalista mondano e le forme della scrittura fin-de-siècle, il rimpianto dell’esteta per l’élitarismo dei viaggi di una volta e l’accettazione del più abusato stereotipo culturale, il voyeurismo in chiave moralistica e la ricerca della sensazione unica e della fantasticheria rara.
“C’est l’agence de Cook en plein Satyricon, mais quelle atmosphère!”: il viaggio dal Grand Tour al tour organizzato nel XIX secolo
SIPALA, Carminella
2007-01-01
Abstract
Lo studio si propone di illuminare gli anni in cui l’invenzione del viaggio organizzato, a cura di Thomas Cook e della sua agenzia, rivoluziona non solo i tempi ed i modi del viaggio ma soprattutto la percezione del viaggio stesso e la relazione del viaggiatore con l’oggetto estetico destinatario del viaggio. Accostando le impressioni di viaggio riportate da Jean Lorrain nelle sue veloci tappe italiane ai racconti riferiti da altri viaggiatori francesi precedenti e contemporanei, è possibile misurare la specificità di uno sguardo nel quale si fondono l’habitus del giornalista mondano e le forme della scrittura fin-de-siècle, il rimpianto dell’esteta per l’élitarismo dei viaggi di una volta e l’accettazione del più abusato stereotipo culturale, il voyeurismo in chiave moralistica e la ricerca della sensazione unica e della fantasticheria rara.File | Dimensione | Formato | |
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