Il VII Congresso di Storia dell’architettura che si tiene a Palermo nel 1950 dedica il primo tema a “La tutela del patrimonio monumentale e paesistico”. La relazione generale sul tema “Conservazione e restauro”, affidata a Roberto Pane, esplicita il legame inscindibile fra storia e restauro, fra ricerca ed operatività, unitamente alla necessità di connessione di queste questioni alla più generale storia della città. Una impostazione chiara, che non risparmia puntate polemiche e che ha il grande pregio di qualificarsi come fresca, ma avvertita testimonianza sul processo di ricostruzione in atto. Il contributo propone una lettura dell’attività di tutela e restauro nell’Isola, assumendo, quasi come osservatorio privilegiato, le considerazioni e le osservazioni che Roberto Pane espone nella sua relazione e, più in generale, la sua riflessione sui temi della ricostruzione post-bellica. La verifica di alcuni significativi casi di studio consente di far luce sulle scelte operative, mirando alla delineazione di un quadro che riconnette l’esperienza isolana al più generale ripensamento dei fondamenti teorico-concettuali del restauro che si registra sul piano nazionale e che ha nel maestro napoletano uno degli interpreti principali.
Il VII Congresso di Storia dell’architettura a Palermo (1950). Il contributo di Roberto Pane e l’attività di tutela e restauro in Sicilia
VITALE, MARIA;
2010-01-01
Abstract
Il VII Congresso di Storia dell’architettura che si tiene a Palermo nel 1950 dedica il primo tema a “La tutela del patrimonio monumentale e paesistico”. La relazione generale sul tema “Conservazione e restauro”, affidata a Roberto Pane, esplicita il legame inscindibile fra storia e restauro, fra ricerca ed operatività, unitamente alla necessità di connessione di queste questioni alla più generale storia della città. Una impostazione chiara, che non risparmia puntate polemiche e che ha il grande pregio di qualificarsi come fresca, ma avvertita testimonianza sul processo di ricostruzione in atto. Il contributo propone una lettura dell’attività di tutela e restauro nell’Isola, assumendo, quasi come osservatorio privilegiato, le considerazioni e le osservazioni che Roberto Pane espone nella sua relazione e, più in generale, la sua riflessione sui temi della ricostruzione post-bellica. La verifica di alcuni significativi casi di studio consente di far luce sulle scelte operative, mirando alla delineazione di un quadro che riconnette l’esperienza isolana al più generale ripensamento dei fondamenti teorico-concettuali del restauro che si registra sul piano nazionale e che ha nel maestro napoletano uno degli interpreti principali.File | Dimensione | Formato | |
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