In the Ancient and late Ancient Mediterranean, the coexistence of diverse peoples, cultures and religions is often interpreted on the level of tolerance or intolerance. In Ostrogoth Italy, the Catholic Church, civil power and culture, which are mostly Christian, all have a different attitude towards religious diversity. These variations are dependent on social and political contingencies conditioned by relations of an international nature, and depend on the different degrees of sensitivity and the attention paid to religious diversity by the powers that be. Popes and sovereigns respond with logic of an institutional nature. It is this logic that gives rise to religious and doctrinal conflicts or leads to its being overcome. In keeping with this logic otherness will be rejected, welcomed and accepted, even without being understood.

Nel Mediterraneo antico e tardo antico, nel mondo greco-romano e in quello ebraico e cristiano, la coesistenza di popoli culture e religioni diverse è una costante storica, letta dalla storiografia, per ciò che riguarda l’aspetto religioso, in chiave di intolleranza/tolleranza: una chiave di lettura che può dare risposte diverse anche in relazione alla differenza tra atteggiamenti teorici e pratici. Nell’Italia ostrogota, in una dimensione attenta all’alterità, la chiesa cattolica, il potere civile e la cultura, che è ormai in gran parte cultura cristiana, si comportano verso la diversità religiosa secondo variabili che vengono qui analizzate. Nel caso del potere civile e del potere ecclesiastico, tali variabili appaiono legate alle contingenze sociali e politiche, condizionate dalle relazioni specifiche di carattere istituzionale, dipendono dai differenti gradi di sensibilità e di attenzione verso la diversità religiosa che è quella di ciascun rappresentante del potere. Papi e sovrani, ciascuno con la propria personalità, in relazione al quadro storico del momento sembrano rispondere a logiche di carattere istituzionale. E’ da queste logiche che dipendono inizio e persistenza o superamento dei conflitti di carattere religioso o dottrinale. In dipendenza da queste logiche l’alterità sarà respinta, accolta o accettata, pur senza essere compresa.

Variations on Religious Otherness in Throne, Altar and Monastic School (Ostrogoth Italy - VIe siècle),

SARDELLA, Teresa
2011-01-01

Abstract

In the Ancient and late Ancient Mediterranean, the coexistence of diverse peoples, cultures and religions is often interpreted on the level of tolerance or intolerance. In Ostrogoth Italy, the Catholic Church, civil power and culture, which are mostly Christian, all have a different attitude towards religious diversity. These variations are dependent on social and political contingencies conditioned by relations of an international nature, and depend on the different degrees of sensitivity and the attention paid to religious diversity by the powers that be. Popes and sovereigns respond with logic of an institutional nature. It is this logic that gives rise to religious and doctrinal conflicts or leads to its being overcome. In keeping with this logic otherness will be rejected, welcomed and accepted, even without being understood.
2011
978-90-04-20165-1
Nel Mediterraneo antico e tardo antico, nel mondo greco-romano e in quello ebraico e cristiano, la coesistenza di popoli culture e religioni diverse è una costante storica, letta dalla storiografia, per ciò che riguarda l’aspetto religioso, in chiave di intolleranza/tolleranza: una chiave di lettura che può dare risposte diverse anche in relazione alla differenza tra atteggiamenti teorici e pratici. Nell’Italia ostrogota, in una dimensione attenta all’alterità, la chiesa cattolica, il potere civile e la cultura, che è ormai in gran parte cultura cristiana, si comportano verso la diversità religiosa secondo variabili che vengono qui analizzate. Nel caso del potere civile e del potere ecclesiastico, tali variabili appaiono legate alle contingenze sociali e politiche, condizionate dalle relazioni specifiche di carattere istituzionale, dipendono dai differenti gradi di sensibilità e di attenzione verso la diversità religiosa che è quella di ciascun rappresentante del potere. Papi e sovrani, ciascuno con la propria personalità, in relazione al quadro storico del momento sembrano rispondere a logiche di carattere istituzionale. E’ da queste logiche che dipendono inizio e persistenza o superamento dei conflitti di carattere religioso o dottrinale. In dipendenza da queste logiche l’alterità sarà respinta, accolta o accettata, pur senza essere compresa.
alterità; politica; religione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/88146
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