Localizzazione e dimensionamento di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di biogas nella Sicilia sud-orientale.

The aim of the work is to verify the availability of biomass for biogas production in a territory of Ragusa province and to calculate the power of a cogenerator engine of a biogas plant taking in consideration the quantity and the yield by biogas of this biomass. 40 farms have been considered within a range of 25 kilometres in order to reduce the freight charge and environmental impact. Liquid sewage and manure of cow, manure of hen and whey are available biomass all the year round. Waste of vegetable, olive husks and green waste of flower and vegetable nurseries are available biomass only during some months. In order to assess the quantity of biogas and electricity production per year two hypothesis have been evaluated. The first examines available biomass for only some months of the year and allows to obtain about 1,5 million kWh/year of electricity with a cogenerator engine of 200 kW. The second examines available biomass all the year round and allows to obtain about 6,5 million kWh/year of electricity with a cogenerator engine of about 280 kW.

L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di verificare la disponibilità di risorse destinabili alla bio-fermentazione per la produzione di biogas e di dimensionare opportunamente un bio-digestore in relazione alla presenza di tali biomasse in Sicilia, dove, ad oggi, non risultano impianti di digestione anaerobica in produzione. Per la localizzazione dell’analisi di fattibilità è stato considerato un territorio della provincia di Ragusa ricadente principalmente nei comuni di Modica, Ragusa e Ispica, essendo questa particolarmente vocata per le produzioni zootecniche e per la presenza di numerose aziende agricole e industrie agroalimentari produttrici di rilevanti quantità di scarti e sottoprodotti di assoluto interesse per il processo di digestione anaerobica. Le aziende censite si trovano nel raggio di circa 20 km da quella ipotizzata per ospitare l’impianto al fine di ridurre i costi, economici ed ambientali, del trasporto delle biomasse dai siti di produzione a quello di utilizzazione. Le biomasse individuate nelle altre aziende censite sono: reflui zootecnici (letame e liquame bovino e letame avicolo), scarti della lavorazione degli ortaggi (zucchino, anguria, carota, pomodoro, carciofo, melone, peperone, bietola, patata, etc.), siero di latte, sansa di olive, scarti di macellazione e residui verdi di piante ornamentali e piantine da vivaio. Determinate le quantità delle biomasse disponibili in relazione al calendario stagionale e scegliendo opportunamente le loro rese in biogas, secondo quanto riportato in letteratura, sono stati dimensionati il digestore e gli impianti annessi, e il cogeneratore per la produzione di energia elettrica e termica, in funzione della produzione di biogas giornaliera ipotizzata.