Il saggio sottopone l’istituto della conciliazione giudiziale, disciplinata dall’art. 48 del d. lgs. n. 546 del 1992, alla verifica delle sue concrete applicazioni nella giurisprudenzia. Lo studio viene introdotto dall’analisi dell’attività funzionalizzata dell’amministrazione finanziaria nell’accordo conciliativo, ed in questa direzione la ricerca si arricchisce del confronto con il parallelo istituto dell’accertamento con adesione e con l’accordo nel diritto amministrativo. Individuato il proprium della conciliazione giudiziale in materia tributaria nel beneficio dell’attenuazione delle sanzioni irrogabili, nello studio può cogliersi la conclusione che la conciliazione, come ogni altra causa di cessata materia del contendere, può intervenire nel processo anche successivamente alla prima udienza di trattazione, superandosi così il limite temporale posto dal legislatore. Tra i casi giurisprudenziali successivamente esaminati, di particolare interesse sono quelli riguardanti il ruolo del giudice tributario nella conciliazione giudiziale e la questione della emendabilità dei vizi del consenso nell’accordo conciliativo.ITALIANO

La conciliazione giudiziale tributaria nell'interpretazione della giurisprudenza: casi e materiali per un'analisi critica dell'istituto

RANDAZZO, FRANCESCO
2010-01-01

Abstract

Il saggio sottopone l’istituto della conciliazione giudiziale, disciplinata dall’art. 48 del d. lgs. n. 546 del 1992, alla verifica delle sue concrete applicazioni nella giurisprudenzia. Lo studio viene introdotto dall’analisi dell’attività funzionalizzata dell’amministrazione finanziaria nell’accordo conciliativo, ed in questa direzione la ricerca si arricchisce del confronto con il parallelo istituto dell’accertamento con adesione e con l’accordo nel diritto amministrativo. Individuato il proprium della conciliazione giudiziale in materia tributaria nel beneficio dell’attenuazione delle sanzioni irrogabili, nello studio può cogliersi la conclusione che la conciliazione, come ogni altra causa di cessata materia del contendere, può intervenire nel processo anche successivamente alla prima udienza di trattazione, superandosi così il limite temporale posto dal legislatore. Tra i casi giurisprudenziali successivamente esaminati, di particolare interesse sono quelli riguardanti il ruolo del giudice tributario nella conciliazione giudiziale e la questione della emendabilità dei vizi del consenso nell’accordo conciliativo.ITALIANO
2010
9788856824087
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/90014
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