Il presente lavoro è indirizzato alla comprensione dei processi di trasformazione degli usi agro-forestali dei suoli avvenuti dal 1867 ad oggi in due ambiti della rete natura della Sicilia, “Biviere Macconi di Gela” e “Piana di Gela”, fra i più rilevanti della regione per estensione e per valore ambientale. E’ stata effettuata un’analisi diacronica basata sullo studio della cartografia storica IGM, dei documenti fotogrammetrici relativi agli anni ’40 dello scorso secolo e di alcune immagini dell’Archivio di Stato Inglese. Sono state redatte le carte dell’uso del suolo per gli anni 1867, 1897, 1942, 2000; successivamente, utilizzando la tecnologia GIS, sono stati evidenziati i paesaggi agricoli che hanno mantenuto i caratteri originari. In particolare, l’analisi delle dinamiche storiche ha consentito di individuare gli ambiti “naturali” residui ed i suoli in cui gli attuali usi stanno compromettendo la naturalità dei luoghi. I risultati hanno evidenziato la scomparsa della quasi totalità dei boschi e della macchia mediterranea esistenti al 1867. Le aree sono state via via occupate da colture arboree, da vigneti e da impianti serricoli.
Analisi del paesaggio rurale delle aree “natura 2000” di Gela per la comprensione delle dinamiche storiche di trasformazione
RUSSO, PATRIZIA;TOMASELLI, Giovanna Maria Pina
2009-01-01
Abstract
Il presente lavoro è indirizzato alla comprensione dei processi di trasformazione degli usi agro-forestali dei suoli avvenuti dal 1867 ad oggi in due ambiti della rete natura della Sicilia, “Biviere Macconi di Gela” e “Piana di Gela”, fra i più rilevanti della regione per estensione e per valore ambientale. E’ stata effettuata un’analisi diacronica basata sullo studio della cartografia storica IGM, dei documenti fotogrammetrici relativi agli anni ’40 dello scorso secolo e di alcune immagini dell’Archivio di Stato Inglese. Sono state redatte le carte dell’uso del suolo per gli anni 1867, 1897, 1942, 2000; successivamente, utilizzando la tecnologia GIS, sono stati evidenziati i paesaggi agricoli che hanno mantenuto i caratteri originari. In particolare, l’analisi delle dinamiche storiche ha consentito di individuare gli ambiti “naturali” residui ed i suoli in cui gli attuali usi stanno compromettendo la naturalità dei luoghi. I risultati hanno evidenziato la scomparsa della quasi totalità dei boschi e della macchia mediterranea esistenti al 1867. Le aree sono state via via occupate da colture arboree, da vigneti e da impianti serricoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.