A sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma, il lavoro tende a individuare i versanti in cui si manifesta maggiormente l’influenza comunitaria sul diritto sostanziale nella prospettiva del consolidamento dello “spazio amministrativo europeo”. L’accresciuta platea di nuovi potenziali ed effettivi utenti di prestazioni pubbliche aspira a ottenere risposte sempre più compiute da parte di un apparato esecutivo nazionale profondamente mutato dall’entrata in vigore dei Trattati europei e divenuto man mano funzionale a interessi, tanto individuali quanto pubblici, ritenuti comuni ai Paesi membri e, pertanto, non più correlati a un’appartenenza nazionale specifica. Il sistema europeo si riverbera sulla conformazione di una “nuova amministrazione”, non più aderente al circuito esclusivo della rappresentanza e della sovranità popolare, siccome chiamata a rispondere ai crescenti bisogni di una più ampia collettività di persone, non esclusivamente connotate da appartenenze nazionali, poiché titolari di nuovi diritti economici e sociali da poter attivare in ogni parte del territorio degli Stati membri. I vincoli della nuova “legalità europea” – secondo l’A. – si manifestano nella “legalità attraverso i principi”, nella “legalità attraverso le riserve di legge” e nella “legalità attraverso le regole tecniche”. In conclusione, l’A. si sofferma sull’ampia e variegata categoria dei servizi pubblici, i cui principi sono stati radicalmente modificati dal diritto euro-unitario e che coinvolgono altrettanti beni e valori essenziali per la persona, anche nella sua esistenza comunitaria
Amministrazione e servizi pubblici
CASTORINA, EMILIO SALVATORE
2017-01-01
Abstract
A sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma, il lavoro tende a individuare i versanti in cui si manifesta maggiormente l’influenza comunitaria sul diritto sostanziale nella prospettiva del consolidamento dello “spazio amministrativo europeo”. L’accresciuta platea di nuovi potenziali ed effettivi utenti di prestazioni pubbliche aspira a ottenere risposte sempre più compiute da parte di un apparato esecutivo nazionale profondamente mutato dall’entrata in vigore dei Trattati europei e divenuto man mano funzionale a interessi, tanto individuali quanto pubblici, ritenuti comuni ai Paesi membri e, pertanto, non più correlati a un’appartenenza nazionale specifica. Il sistema europeo si riverbera sulla conformazione di una “nuova amministrazione”, non più aderente al circuito esclusivo della rappresentanza e della sovranità popolare, siccome chiamata a rispondere ai crescenti bisogni di una più ampia collettività di persone, non esclusivamente connotate da appartenenze nazionali, poiché titolari di nuovi diritti economici e sociali da poter attivare in ogni parte del territorio degli Stati membri. I vincoli della nuova “legalità europea” – secondo l’A. – si manifestano nella “legalità attraverso i principi”, nella “legalità attraverso le riserve di legge” e nella “legalità attraverso le regole tecniche”. In conclusione, l’A. si sofferma sull’ampia e variegata categoria dei servizi pubblici, i cui principi sono stati radicalmente modificati dal diritto euro-unitario e che coinvolgono altrettanti beni e valori essenziali per la persona, anche nella sua esistenza comunitariaFile | Dimensione | Formato | |
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