The discovery of archaeological remains within the Messina town, in the area between Boccetta and Camaro rivers, led the Archaeological Superintendence of Messina to assume that in this area, between VII and VI centuries b.C., a group of Greek colonists founded the Zancle city, a Sicilian term which indicates the sickle, with reference to the characteristic shape of the natural port of the city. To verify the presence of walls remains or structures of archaeological interest in an area near the port, an electromagnetic survey (G.P.R.) was carried out. A mesh of scans having 1.50 m spacing was used, performing 15 orthogonal scans and 17 longitudinal scans, for a total of 515.46 linear meters. The considerable moisture in the soil of alluvial origin with fi ne and medium granulometry and the resulting signal attenuation, allowed to reach a investigation depth of about 2.00 m.The data processing enabled us to view the radar sections (length-depth), containing information about the presence of anomalies and physical discontinuities, tomographic sections (length-width), made every 0.15 m deep, allowing a vision in plane of the signal variations. Several reflections, allocated within 1.00 to 1.50 m depth, frequently due to irregularity of the surface topography scan, were highlighted. The studied reflections are usually of “isolated” kind, that means generated by objects or artifacts of limited size or punctual. Through comparative analysis, it is possible to carry out the reconstruction of linear reflectors, and walls remains. It is frequently found a sub-horizontal reflection surface, at depths between 0.30 and 1.00 m, probably associated to a lithological transition. It was possible to associate the linear reflectors between 0.30 and 0.60 m of depths to shallow walls remains; the discontinuous reflectors are due to the limited walls extension (in width and depth) and to their discontinuity, as well as to the moderate dielectric contrast with respect to the adjacent soil. In the lower level none important reflector was identified, although it is possible that walls remains can be present at greater depth. This ground penetrating radar investigation was performed before the excavations, carried out by the Archaeological Superintendence, that allowed to identify buried walls, of great archaeological interest, of ancient Greek age and belonging to Zancle city.

Il rinvenimento di reperti archeologici all’interno del centro abitato di Messina, nella zona compresa tra i torrenti Boccetta e Camaro, ha portato la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Messina a supporre che in quest’area, tra il VII e il VI secolo a.C., un gruppo di coloni greci abbia fondato la città di Zancle. Per verificare l’eventuale presenza di resti murari o strutture di interesse archeologico all’interno di un’area in prossimità del porto, è stata effettuata una prospezione elettromagnetica (G.P.R.). É stata adottata una maglia di scansioni ortogonali con passo di 1.50 m e ne sono state eseguite 15 trasversali e 17 longitudinali, per una lunghezza totale di 515.46 metri lineari. La notevole umidità presente nel terreno, di origine alluvionale con granulometria fi ne/ media e la conseguente attenuazione del segnale, ha permesso di raggiungere una profondità di indagine pari a circa 2.00 m. L’elaborazione dei dati ha consentito di poter visualizzare, sezioni radar (lunghezza profondità), contenenti informazioni circa la presenza di anomalie, discontinuità e sezioni tomografiche planari, realizzate ogni 0.15 m di profondità, consentendo una visione delle variazioni del segnale. Sono state evidenziate numerose riflessioni, talora piuttosto marcate, distribuite entro i primi 1.00-1.50 m di profondità, spesso dovute a disturbi derivanti dall’irregolarità topografi ca della superfi cie di scansione. Le rifl essioni studiate sono solitamente di tipo “isolato”, generate cioè da oggetti o manufatti di dimensioni limitate o puntuali. Esse sono state rilevate spesso su scansioni adiacenti e, mediante l’analisi comparata, è stato possibile effettuare la ricostruzione di rifl ettori lineari, correlabili a resti murari. Inoltre è stata riscontrata frequentemente una superfi cie di rifl essione sub-orizzontale, a profondità compresa tra 0.30 e 1.00 m, probabilmente associabile a una transizione litologica.Correlando i risultati dell’indagine georadar con le conoscenze dei luoghi, i rifl ettori lineari individuati a profondità compresa tra 0.30 e 1.00 m circa, sono stati associati a resti murari poco estesi in profondità. Il carattere spesso discontinuo dei rifl ettori è dovuto, sia alla limitata estensione dei muri (in larghezza ed in profondità), che alla parziale discontinuità degli stessi, con un contrasto dielettrico, rispetto al terreno circostante, generalmente poco marcato, che ne ha resa talvolta diffi coltosa l’individuazione. Nel livello sottostante non sembrano esserci rifl ettori signifi cativi; ciò comunque non esclude del tutto la possibilità che alcuni resti murari possano trovarsi anche a maggiore profondità. Il risultato dell’indagine georadar, preliminare rispetto alla campagna di scavi eseguiti dalla Soprintendenza, ha permesso l’individuazione di strutture murarie sepolte, di notevole interesse archeologico in quanto attribuite all’epoca greca e facenti parte dell’antico insediamento della città di Zancle

Prospezione elettromagnetica finalizzata all’individuazione di reperti archeologici nell’area di Messina (Sicilia)

IMPOSA, Sebastiano
2016-01-01

Abstract

The discovery of archaeological remains within the Messina town, in the area between Boccetta and Camaro rivers, led the Archaeological Superintendence of Messina to assume that in this area, between VII and VI centuries b.C., a group of Greek colonists founded the Zancle city, a Sicilian term which indicates the sickle, with reference to the characteristic shape of the natural port of the city. To verify the presence of walls remains or structures of archaeological interest in an area near the port, an electromagnetic survey (G.P.R.) was carried out. A mesh of scans having 1.50 m spacing was used, performing 15 orthogonal scans and 17 longitudinal scans, for a total of 515.46 linear meters. The considerable moisture in the soil of alluvial origin with fi ne and medium granulometry and the resulting signal attenuation, allowed to reach a investigation depth of about 2.00 m.The data processing enabled us to view the radar sections (length-depth), containing information about the presence of anomalies and physical discontinuities, tomographic sections (length-width), made every 0.15 m deep, allowing a vision in plane of the signal variations. Several reflections, allocated within 1.00 to 1.50 m depth, frequently due to irregularity of the surface topography scan, were highlighted. The studied reflections are usually of “isolated” kind, that means generated by objects or artifacts of limited size or punctual. Through comparative analysis, it is possible to carry out the reconstruction of linear reflectors, and walls remains. It is frequently found a sub-horizontal reflection surface, at depths between 0.30 and 1.00 m, probably associated to a lithological transition. It was possible to associate the linear reflectors between 0.30 and 0.60 m of depths to shallow walls remains; the discontinuous reflectors are due to the limited walls extension (in width and depth) and to their discontinuity, as well as to the moderate dielectric contrast with respect to the adjacent soil. In the lower level none important reflector was identified, although it is possible that walls remains can be present at greater depth. This ground penetrating radar investigation was performed before the excavations, carried out by the Archaeological Superintendence, that allowed to identify buried walls, of great archaeological interest, of ancient Greek age and belonging to Zancle city.
2016
Il rinvenimento di reperti archeologici all’interno del centro abitato di Messina, nella zona compresa tra i torrenti Boccetta e Camaro, ha portato la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Messina a supporre che in quest’area, tra il VII e il VI secolo a.C., un gruppo di coloni greci abbia fondato la città di Zancle. Per verificare l’eventuale presenza di resti murari o strutture di interesse archeologico all’interno di un’area in prossimità del porto, è stata effettuata una prospezione elettromagnetica (G.P.R.). É stata adottata una maglia di scansioni ortogonali con passo di 1.50 m e ne sono state eseguite 15 trasversali e 17 longitudinali, per una lunghezza totale di 515.46 metri lineari. La notevole umidità presente nel terreno, di origine alluvionale con granulometria fi ne/ media e la conseguente attenuazione del segnale, ha permesso di raggiungere una profondità di indagine pari a circa 2.00 m. L’elaborazione dei dati ha consentito di poter visualizzare, sezioni radar (lunghezza profondità), contenenti informazioni circa la presenza di anomalie, discontinuità e sezioni tomografiche planari, realizzate ogni 0.15 m di profondità, consentendo una visione delle variazioni del segnale. Sono state evidenziate numerose riflessioni, talora piuttosto marcate, distribuite entro i primi 1.00-1.50 m di profondità, spesso dovute a disturbi derivanti dall’irregolarità topografi ca della superfi cie di scansione. Le rifl essioni studiate sono solitamente di tipo “isolato”, generate cioè da oggetti o manufatti di dimensioni limitate o puntuali. Esse sono state rilevate spesso su scansioni adiacenti e, mediante l’analisi comparata, è stato possibile effettuare la ricostruzione di rifl ettori lineari, correlabili a resti murari. Inoltre è stata riscontrata frequentemente una superfi cie di rifl essione sub-orizzontale, a profondità compresa tra 0.30 e 1.00 m, probabilmente associabile a una transizione litologica.Correlando i risultati dell’indagine georadar con le conoscenze dei luoghi, i rifl ettori lineari individuati a profondità compresa tra 0.30 e 1.00 m circa, sono stati associati a resti murari poco estesi in profondità. Il carattere spesso discontinuo dei rifl ettori è dovuto, sia alla limitata estensione dei muri (in larghezza ed in profondità), che alla parziale discontinuità degli stessi, con un contrasto dielettrico, rispetto al terreno circostante, generalmente poco marcato, che ne ha resa talvolta diffi coltosa l’individuazione. Nel livello sottostante non sembrano esserci rifl ettori signifi cativi; ciò comunque non esclude del tutto la possibilità che alcuni resti murari possano trovarsi anche a maggiore profondità. Il risultato dell’indagine georadar, preliminare rispetto alla campagna di scavi eseguiti dalla Soprintendenza, ha permesso l’individuazione di strutture murarie sepolte, di notevole interesse archeologico in quanto attribuite all’epoca greca e facenti parte dell’antico insediamento della città di Zancle
Sicilia; G.P.R.; Reperti archeologici
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