La motivazione al lavoro rappresenta un elemento essenziale nel miglioramento delle performance lavorative e nell’incremento della soddisfazione lavorativa; nell’insegnamento la motivazione al lavoro è associata al benessere in classe, più efficace apprendimento e più elevata motivazione negli studenti. La motivazione degli insegnanti, oltre ad essere strettamente correlata alla percezione di autoefficacia nell’insegnamento, si associa a migliori performance degli studenti, alla loro autodeterminazione e alla capacità di controllare la relazione insegnamento apprendimento (Bandura, 1997; Ross, 1998; Tschannen-Moran & Woolfolk Hoy, 2001; Tschannen-Moran, Woolfolk Hoy, & Hoy, 1998; Woolfolk & Hoy, 1990; Woolfolk, Rosoff, & Hoy, 1990; Woolfolk Hoy & Davis, 2006). Tutte queste dimensioni sono incluse nell’atteggiamento metacognitivo. Gli insegnanti con atteggiamento metacognitivo mostrano più elevati livelli di job satisfaction, sono in grado di gestire le loro emozioni nell’ambito della relazione con gli studenti, si sentono maggiormente efficaci nel fronteggiare situazioni critiche e utilizzano differenti strategie in differenti contesti-classe. L’atteggiamento metacognitivo degli insegnanti, non solo stimola l’incremento delle competenze metacognitive negli studenti, ma diventa per loro fonte di motivazione all’apprendimento (Moè, Pazzaglia, Friso, 2010). Lo scopo del presente studio è verificare, rispetto alle dimensioni di analisi, l’esistenza di eventuali differenze di genere e di livello scolastico; la relazione esistente tra l’utilizzo delle strategie metacognitive nell’insegnamento e la motivazione al lavoro come dimensione legata all’organizzazione; se l’utilizzo di un atteggiamento metacognitivo negli insegnanti può essere considerato predittore di un più elevato livello di motivazione al lavoro. I partecipanti allo studio sono 210 insegnanti italiani (M=77, F=132, n.r.=1), di età compresa tra 28 e 67 anni (M=49.61; SD=7.61), appartenenti a scuole italiane primarie e secondarie. Gli strumenti utilizzati sono: MESI-Motivazione, Emozioni, Strategie, Insegnamento. Questionari Metacognitivi per Insegnanti (Moè, Pazzaglia, Friso, 2010), WOMI-Work and Organizational Motivation Inventory (Giorgi, Majer, 2010). I risultati mostrano positive correlazioni tra atteggiamento metacognitivo e motivazione al lavoro, soprattutto nelle dimensioni dell’achievement e della soddisfazione e ci forniscono indicazioni utili nella progettazione di azioni di formazione life-long per gli insegnanti.

Strategie metacognitive e motivazione al lavoro negli insegnanti: uno studio empirico

RAMACI, TIZIANA;MAGNANO, PAOLA;SANTISI, GIUSEPPE
2013-01-01

Abstract

La motivazione al lavoro rappresenta un elemento essenziale nel miglioramento delle performance lavorative e nell’incremento della soddisfazione lavorativa; nell’insegnamento la motivazione al lavoro è associata al benessere in classe, più efficace apprendimento e più elevata motivazione negli studenti. La motivazione degli insegnanti, oltre ad essere strettamente correlata alla percezione di autoefficacia nell’insegnamento, si associa a migliori performance degli studenti, alla loro autodeterminazione e alla capacità di controllare la relazione insegnamento apprendimento (Bandura, 1997; Ross, 1998; Tschannen-Moran & Woolfolk Hoy, 2001; Tschannen-Moran, Woolfolk Hoy, & Hoy, 1998; Woolfolk & Hoy, 1990; Woolfolk, Rosoff, & Hoy, 1990; Woolfolk Hoy & Davis, 2006). Tutte queste dimensioni sono incluse nell’atteggiamento metacognitivo. Gli insegnanti con atteggiamento metacognitivo mostrano più elevati livelli di job satisfaction, sono in grado di gestire le loro emozioni nell’ambito della relazione con gli studenti, si sentono maggiormente efficaci nel fronteggiare situazioni critiche e utilizzano differenti strategie in differenti contesti-classe. L’atteggiamento metacognitivo degli insegnanti, non solo stimola l’incremento delle competenze metacognitive negli studenti, ma diventa per loro fonte di motivazione all’apprendimento (Moè, Pazzaglia, Friso, 2010). Lo scopo del presente studio è verificare, rispetto alle dimensioni di analisi, l’esistenza di eventuali differenze di genere e di livello scolastico; la relazione esistente tra l’utilizzo delle strategie metacognitive nell’insegnamento e la motivazione al lavoro come dimensione legata all’organizzazione; se l’utilizzo di un atteggiamento metacognitivo negli insegnanti può essere considerato predittore di un più elevato livello di motivazione al lavoro. I partecipanti allo studio sono 210 insegnanti italiani (M=77, F=132, n.r.=1), di età compresa tra 28 e 67 anni (M=49.61; SD=7.61), appartenenti a scuole italiane primarie e secondarie. Gli strumenti utilizzati sono: MESI-Motivazione, Emozioni, Strategie, Insegnamento. Questionari Metacognitivi per Insegnanti (Moè, Pazzaglia, Friso, 2010), WOMI-Work and Organizational Motivation Inventory (Giorgi, Majer, 2010). I risultati mostrano positive correlazioni tra atteggiamento metacognitivo e motivazione al lavoro, soprattutto nelle dimensioni dell’achievement e della soddisfazione e ci forniscono indicazioni utili nella progettazione di azioni di formazione life-long per gli insegnanti.
2013
978-88-343-2478-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/97076
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