The aim of the essay is to highlight the complex system of binary structures present in Ransmayr's novels, and to show to what extent this binarity plays a central role in these works. It is a kind of reinvention of the Doppelgänger concept in the postmodern era. Narrative elements are multiplied in the way of the Doppelgänger. Figures correspond to other figures, or arise from other figures, thus casting doubt on their true identity. Places lose their geographical coordinates and become doubling of other places, and this characteristic arises from both a diegetic and an extradiegetic level. Several times the narrator too appears in the form of a Doppelgänger of another narrator. Moreover, the binary structures often develop in further binary structures, so that further doubling are generated from the doubling (of figures, places, epochs, actions): the already “doubled” narrative voices continue to multiply, until the author's voice, as well as the concept of a unitary narrative perspective, fade within the pages. The process of duplication becomes very strong and leads to the disappearance of the objects of the narrative. Another reality is always hidden behind every element of the novels, the boundaries of everything become uncertain. An evident continuity can be recognized under the sign of the doubling, and this continuity goes directly from the double command over sea and land of Captains Weyprecht and Payer in their adventure in the Arctic in "Die Schrecken des Eises und der Finsternis" (1984), passing through "Die letzte Welt" (1988) and "Morbus Kitahara" (1995), to those "variations of the identical" (Schmidt-Dengler, 2006) embodied by the brothers Pádraic and Liam in "Der fliegende Berg" (2006).

Obiettivo dell’articolo è mettere in rilievo il complesso sistema di strutture binarie presente nei romanzi di Ransmayr finora pubblicati, e mostrare fino a che punto tale binarità svolga un ruolo centrale in queste opere. Si tratta di una sorta di reinvenzione del concetto di Doppelgänger nell’epoca del postmoderno. Elementi narrativi si moltiplicano in modalità ‘raddoppiante’: figure corrispondono ad altre figure, o nascono da altre figure, mettendone così in dubbio l’identità; i luoghi perdono le loro coordinate geografiche e si rivelano come raddoppiamento di altri luoghi, che nascono tanto da un livello diegetico quanto da uno non diegetico; lo stesso narratore più di una volta appare nella forma di un doppio di un altro narratore. Le strutture binarie, inoltre, spesso si sviluppano in ulteriori strutture binarie cosicché dal raddoppiamento (di figure, di luoghi, di epoche, di azioni) si generano ulteriori raddoppiamenti, le voci narranti, già ‘doppie’, continuano a moltiplicarsi, fino alla cancellazione della voce autoriale, così come viene a cancellarsi il concetto di una prospettiva narrativa unitaria. Il processo di duplicazione si eleva così a potenza e porta proprio per questo allo svanire degli oggetti della narrazione, ché dietro ogni elemento dei romanzi è nascosta sempre un’altra realtà, i confini d’ogni cosa diventano incerti. Sotto il segno del raddoppiamento si può riconoscere una evidente continuità che va direttamente dal doppio comando sul mare e sulla terra dei capitani Weyprecht e Payer nella loro avventura nell’artico in Die Schrecken des Eises und der Finsternis (1984), passando per Die letzte Welt (1988) e Morbus Kitahara (1995), fino a quelle „variazioni dell’identico“ (Schmidt-Dengler, 2006) che incarnano i fratelli Pádraic e Liam in Der fliegende Berg (2006).

Figuren der Verdoppelung im Werk von Christoph Ransmayr

SCUDERI, Vincenza
2015-01-01

Abstract

The aim of the essay is to highlight the complex system of binary structures present in Ransmayr's novels, and to show to what extent this binarity plays a central role in these works. It is a kind of reinvention of the Doppelgänger concept in the postmodern era. Narrative elements are multiplied in the way of the Doppelgänger. Figures correspond to other figures, or arise from other figures, thus casting doubt on their true identity. Places lose their geographical coordinates and become doubling of other places, and this characteristic arises from both a diegetic and an extradiegetic level. Several times the narrator too appears in the form of a Doppelgänger of another narrator. Moreover, the binary structures often develop in further binary structures, so that further doubling are generated from the doubling (of figures, places, epochs, actions): the already “doubled” narrative voices continue to multiply, until the author's voice, as well as the concept of a unitary narrative perspective, fade within the pages. The process of duplication becomes very strong and leads to the disappearance of the objects of the narrative. Another reality is always hidden behind every element of the novels, the boundaries of everything become uncertain. An evident continuity can be recognized under the sign of the doubling, and this continuity goes directly from the double command over sea and land of Captains Weyprecht and Payer in their adventure in the Arctic in "Die Schrecken des Eises und der Finsternis" (1984), passing through "Die letzte Welt" (1988) and "Morbus Kitahara" (1995), to those "variations of the identical" (Schmidt-Dengler, 2006) embodied by the brothers Pádraic and Liam in "Der fliegende Berg" (2006).
2015
9783706908252
Obiettivo dell’articolo è mettere in rilievo il complesso sistema di strutture binarie presente nei romanzi di Ransmayr finora pubblicati, e mostrare fino a che punto tale binarità svolga un ruolo centrale in queste opere. Si tratta di una sorta di reinvenzione del concetto di Doppelgänger nell’epoca del postmoderno. Elementi narrativi si moltiplicano in modalità ‘raddoppiante’: figure corrispondono ad altre figure, o nascono da altre figure, mettendone così in dubbio l’identità; i luoghi perdono le loro coordinate geografiche e si rivelano come raddoppiamento di altri luoghi, che nascono tanto da un livello diegetico quanto da uno non diegetico; lo stesso narratore più di una volta appare nella forma di un doppio di un altro narratore. Le strutture binarie, inoltre, spesso si sviluppano in ulteriori strutture binarie cosicché dal raddoppiamento (di figure, di luoghi, di epoche, di azioni) si generano ulteriori raddoppiamenti, le voci narranti, già ‘doppie’, continuano a moltiplicarsi, fino alla cancellazione della voce autoriale, così come viene a cancellarsi il concetto di una prospettiva narrativa unitaria. Il processo di duplicazione si eleva così a potenza e porta proprio per questo allo svanire degli oggetti della narrazione, ché dietro ogni elemento dei romanzi è nascosta sempre un’altra realtà, i confini d’ogni cosa diventano incerti. Sotto il segno del raddoppiamento si può riconoscere una evidente continuità che va direttamente dal doppio comando sul mare e sulla terra dei capitani Weyprecht e Payer nella loro avventura nell’artico in Die Schrecken des Eises und der Finsternis (1984), passando per Die letzte Welt (1988) e Morbus Kitahara (1995), fino a quelle „variazioni dell’identico“ (Schmidt-Dengler, 2006) che incarnano i fratelli Pádraic e Liam in Der fliegende Berg (2006).
Ziel dieses Beitrags ist es in den bis jetzt von Ransmayr publizierten Romanen ein komplexes System von binären Strukturen zum Vorschein zu bringen und dadurch zu zeigen, inwieweit eine solche Binarität eine zentrale Rolle in seinem Erzählwerk spielt. Es handelt sich dabei um eine Art neue Erfindung des Doppelgängerbegriffs in der Zeit der Postmoderne. Erzählerische Elemente aller Art multiplizieren sich doppelgängerisch: Figuren korrespondieren mit anderen Figuren, oder entstehen aus anderen Figuren, die ihre Identitäten fragwürdig machen, Orte verlieren ihre geographische Bestimmung und erweisen sich als Verdoppelung anderer Örtlichkeiten, die sowohl aus einer diegetischen als auch aus einer extradiegetischen Ebene stammen, der Erzähler selber tritt nicht selten in der Form des Doppelgängers eines anderen Erzählers auf. Die binären Strukturen entwickeln sich außerdem oft in weiteren binären Strukturen, sodass aus Verdoppelungen (von Figuren, Orten, Epochen, Handlungen) weitere Verdoppelungen entstehen, die schon doppelgängerischen Erzählstimmen multiplizieren sich weiter, bis die Autorschaft sich auflöst, genauso wie der Begriff einer einheitlichen erzählerischen Perspektive aufgelöst wird. Der Duplizierungsvorgang erhebt sich dadurch zur Potenz und führt genau deshalb zu einem Verschwinden der Objekte, denn hinter jedem Bestandteil der Romane verbirgt sich immer eine andere Wirklichkeit, alles verliert seine Konturen. Unter dem Zeichen der Verdoppelung lässt sich letztendlich eine evidente Kontinuität erkennen, die unmittelbar von der Doppelkommandatur zur See und zu Lande von Weyprecht und Payer in Die Schrecken des Eises und der Finsternis (1984), über Die letzte Welt (1988) und Morbus Kitahara (1995), zu den „Variationen des Identischen“ (Schmidt-Dengler, 2006) führt, die die Brüder Pádraic und Liam in Der fliegende Berg (2006) verkörpern.
Christoph Ransmayr, Doppelgänger, postmodern, narrative techniques, binary structures
Christoph Ransmayr, Doppelgänger, postmodernità, tecniche narrative, strutture binarie
Christoph Ransmayr, Doppelgänger, Postmoderne, Erzählkunst, binäre Strukturen
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/97330
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