La presenza degli alunni stranieri nelle scuole italiane è ormai questione di centrale interesse sia per le agenzie istituzionali che per la ricerca sociologica in materia di integrazione ed ha innescato una serie di meccanismi di ristrutturazione delle strategie didattiche e relazionali, tutt’oggi in evoluzione. In particolare, la città di Catania è chiamata ad affrontare un massiccio afflusso di immigrati appartenenti a diverse etnie e culture e deve rispondere, per questo, attraverso le azioni delle principali istituzioni sul territorio, alle esigenze che originano dalle nuove caratteristiche della popolazione residente, multietnica e multiculturale. Tale contributo vuole mettere in luce, all’interno di un’indagine più ampia che prende in considerazione le numerose interrelazioni tra minore immigrato e agenzie di socializzazione di riferimento, i possibili conflitti, in termini relazionali ma anche identitari, che possono nascere dal confronto tra istituzione scuola ed istituzione famiglia. La condizione di inserimento e di integrazione degli allievi stranieri è stata infatti analizzata sia attraverso l’esperienza diretta dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, delle scuole (primarie e secondarie di I° grado) ad alta densità di alunni stranieri, che attraverso la testimonianza di alcuni genitori immigrati, i cui figli sono iscritti nelle medesime scuole. Si sono comparate le due esperienze, ponendo l’attenzione sugli aspetti che creano ostilità o incontro tra le parti, e si è cercato di soprattutto rilevare quelle situazioni in cui i minori si trovano a sopportare i maggiori disagi. L’utilizzo di metodologie non standard ha consentito l’emergere di una ricchezza narrativa e di un vissuto esperienziale complesso, nonché ci ha permesso di trarre alcune importanti, anche se parziali conclusioni, circa la posizione dei minori immigrati tra scuola e famiglia.
Giovani migranti tra scuola e famiglia: primi risultati di una ricerca
DAHER, Liana Maria
2011-01-01
Abstract
La presenza degli alunni stranieri nelle scuole italiane è ormai questione di centrale interesse sia per le agenzie istituzionali che per la ricerca sociologica in materia di integrazione ed ha innescato una serie di meccanismi di ristrutturazione delle strategie didattiche e relazionali, tutt’oggi in evoluzione. In particolare, la città di Catania è chiamata ad affrontare un massiccio afflusso di immigrati appartenenti a diverse etnie e culture e deve rispondere, per questo, attraverso le azioni delle principali istituzioni sul territorio, alle esigenze che originano dalle nuove caratteristiche della popolazione residente, multietnica e multiculturale. Tale contributo vuole mettere in luce, all’interno di un’indagine più ampia che prende in considerazione le numerose interrelazioni tra minore immigrato e agenzie di socializzazione di riferimento, i possibili conflitti, in termini relazionali ma anche identitari, che possono nascere dal confronto tra istituzione scuola ed istituzione famiglia. La condizione di inserimento e di integrazione degli allievi stranieri è stata infatti analizzata sia attraverso l’esperienza diretta dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, delle scuole (primarie e secondarie di I° grado) ad alta densità di alunni stranieri, che attraverso la testimonianza di alcuni genitori immigrati, i cui figli sono iscritti nelle medesime scuole. Si sono comparate le due esperienze, ponendo l’attenzione sugli aspetti che creano ostilità o incontro tra le parti, e si è cercato di soprattutto rilevare quelle situazioni in cui i minori si trovano a sopportare i maggiori disagi. L’utilizzo di metodologie non standard ha consentito l’emergere di una ricchezza narrativa e di un vissuto esperienziale complesso, nonché ci ha permesso di trarre alcune importanti, anche se parziali conclusioni, circa la posizione dei minori immigrati tra scuola e famiglia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.