Nelle architetture eclettiche di fine Ottocento, un ruolo determinante nelle facciate è assunto dai portoni d'ingresso, a loro volta incorniciati da imponenti portali in pietra. Questi portoni sono generalmente lignei. Nella Sicilia orientale, e specificatamente nell'area intorno al vulcano Etna, la ricerca attualmente in corso indaga su una particolare declinazione locale di questo componente di fabbrica: i portoni in ferro. Mentre i cancelli in ferro battuto sono classificate in ampli repertori che attraversano il tempo (dal XIV sec. ai primi del XX) e lo spazio (tutti i paesi europei e gli Stati Uniti), i portoni in ferro invece sono assai meno frequenti e poco documentati, sia nelle riviste che nella manualistica. La loro diffusione nel centro storico di Catania e nel territorio pedemontano, trova giustificazione nella fiorente realtà industriale catanese di fin de siecle, quando erano ivi operanti numerose fonderie e botteghe da fabbro. Il presente contributo indaga sul sistema tecnologico adottato nei portoni in ferro e sul loro stato di conservazione, individuando le soluzioni costruttive ed i decadimenti ricorrenti. L'obiettivo è quello di una cosciente conservazione di questi particolari elementi di fabbrica che eviti la loro sostituzione, spesso banale e incolta. Un repertorio ancora più vasto per soluzioni formali adottate è quello che interessa le ringhiere: dalle settecentesche tipologie "a petto d'oca" o "a ventriera", agli elaborati pannelli presso fusi in ghisa, le ringhiere sempre completano le cortine edilizie, partecipando allo spettacolo urbano con cui le città siciliane apparivano agli occhi degli ammirati visitatori. Anche per le ringhiere si sono indagate le procedure di costruzione e montaggio ed i degradi presenti, per giungere ad una loro classificazione quale strumento propedeutico per la conservazione.

Tecnologia e conservazione dei portoni in ferro e delle ringhiere nelle architetture tradizionali: un catalogo per la sicilia orientale

Lo Faro A
;
SALEMI, Angelo Maria Vincenzo Francesc
2016-01-01

Abstract

Nelle architetture eclettiche di fine Ottocento, un ruolo determinante nelle facciate è assunto dai portoni d'ingresso, a loro volta incorniciati da imponenti portali in pietra. Questi portoni sono generalmente lignei. Nella Sicilia orientale, e specificatamente nell'area intorno al vulcano Etna, la ricerca attualmente in corso indaga su una particolare declinazione locale di questo componente di fabbrica: i portoni in ferro. Mentre i cancelli in ferro battuto sono classificate in ampli repertori che attraversano il tempo (dal XIV sec. ai primi del XX) e lo spazio (tutti i paesi europei e gli Stati Uniti), i portoni in ferro invece sono assai meno frequenti e poco documentati, sia nelle riviste che nella manualistica. La loro diffusione nel centro storico di Catania e nel territorio pedemontano, trova giustificazione nella fiorente realtà industriale catanese di fin de siecle, quando erano ivi operanti numerose fonderie e botteghe da fabbro. Il presente contributo indaga sul sistema tecnologico adottato nei portoni in ferro e sul loro stato di conservazione, individuando le soluzioni costruttive ed i decadimenti ricorrenti. L'obiettivo è quello di una cosciente conservazione di questi particolari elementi di fabbrica che eviti la loro sostituzione, spesso banale e incolta. Un repertorio ancora più vasto per soluzioni formali adottate è quello che interessa le ringhiere: dalle settecentesche tipologie "a petto d'oca" o "a ventriera", agli elaborati pannelli presso fusi in ghisa, le ringhiere sempre completano le cortine edilizie, partecipando allo spettacolo urbano con cui le città siciliane apparivano agli occhi degli ammirati visitatori. Anche per le ringhiere si sono indagate le procedure di costruzione e montaggio ed i degradi presenti, per giungere ad una loro classificazione quale strumento propedeutico per la conservazione.
2016
978-84-608-7941-1
Recupero, Elementi metallici, Sicilia Orientale, Opere in ferro battuto, conversazione, storia della costruzione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/98841
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