Le problematiche relative alla potenziale contaminazione degli operatori da parte di batteri patogeni non sono da circoscrivere solo alle strutture sanitarie e farmaceutiche ma anche ai comparti agricolo, e più specificatamente a quello zootecnico ed alimentare. I trattamenti antimicrobici hanno finora prevalentemente riguardato il controllo di batteri patogeni sia in campo zootecnico che in quello alimentare, al fine di garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. Tuttavia è necessario estendere il concetto di sicurezza del luogo di lavoro anche gli operatori, che sono potenzialmente esposti a microrganismi patogeni, quali ad esempio Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Listeria spp. Poiché gli indumenti indossati dagli addetti ai lavori potrebbero divenire veicolo di contaminazione, una possibile soluzione consiste nell’utilizzo di tessili dotati di proprietà antimicrobiche ad ampio spettro in grado di impedire la proliferazione microbica. Il lavoro di ricerca condotto finora e proposto ha lo scopo di preparare tessili di cotone trattati con silice e dotati di proprietà antimicrobiche. La silice in questione è stata prodotta attraverso un processo sol-gel estremamente semplice, e quindi facilmente applicabile a livello industriale. Tale vantaggio insieme ad altre caratteristiche peculiari, quali il carattere ignifugo di questi trattamenti, rende il processo interessante per un campo, quale quello zootecnico, ancora inesplorato. Inoltre, la produzione di silice direttamente sul tessuto evita qualunque pericolo per l’operatore che esegue i trattamenti. Nello specifico, tessili di cotone a diverse grammature (100, 200 e 400 g/m2) sono stati trattati con silice mediante tecnica sol-gel e inoculati sia con batteri Gram-positivi (S. aureus, Listeria spp.) che Gram-negativi (E. coli). Allo scopo sono stati utilizzati standard internazionali, quali la ISO 20645 per l’analisi qualitativa e l’AATCC 100 per quella quantitativa. Dalle prove qualitative è emerso che intorno ai campioni di tessuto trattato vi è la presenza di un evidente alone di inibizione. La presenza di silice ha generato un abbattimento totale della carica microbica per tutti i microrganismi testati; tali risultati confermano quelli ottenuti con il metodo ISO 20645.

Tessuti antimicrobici: una risposta alle esigenze di sicurezza in campo zootecnico ed alimentare

ABBATE, CRISTINA;RESTUCCIA, Cristina;
2014-01-01

Abstract

Le problematiche relative alla potenziale contaminazione degli operatori da parte di batteri patogeni non sono da circoscrivere solo alle strutture sanitarie e farmaceutiche ma anche ai comparti agricolo, e più specificatamente a quello zootecnico ed alimentare. I trattamenti antimicrobici hanno finora prevalentemente riguardato il controllo di batteri patogeni sia in campo zootecnico che in quello alimentare, al fine di garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. Tuttavia è necessario estendere il concetto di sicurezza del luogo di lavoro anche gli operatori, che sono potenzialmente esposti a microrganismi patogeni, quali ad esempio Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Listeria spp. Poiché gli indumenti indossati dagli addetti ai lavori potrebbero divenire veicolo di contaminazione, una possibile soluzione consiste nell’utilizzo di tessili dotati di proprietà antimicrobiche ad ampio spettro in grado di impedire la proliferazione microbica. Il lavoro di ricerca condotto finora e proposto ha lo scopo di preparare tessili di cotone trattati con silice e dotati di proprietà antimicrobiche. La silice in questione è stata prodotta attraverso un processo sol-gel estremamente semplice, e quindi facilmente applicabile a livello industriale. Tale vantaggio insieme ad altre caratteristiche peculiari, quali il carattere ignifugo di questi trattamenti, rende il processo interessante per un campo, quale quello zootecnico, ancora inesplorato. Inoltre, la produzione di silice direttamente sul tessuto evita qualunque pericolo per l’operatore che esegue i trattamenti. Nello specifico, tessili di cotone a diverse grammature (100, 200 e 400 g/m2) sono stati trattati con silice mediante tecnica sol-gel e inoculati sia con batteri Gram-positivi (S. aureus, Listeria spp.) che Gram-negativi (E. coli). Allo scopo sono stati utilizzati standard internazionali, quali la ISO 20645 per l’analisi qualitativa e l’AATCC 100 per quella quantitativa. Dalle prove qualitative è emerso che intorno ai campioni di tessuto trattato vi è la presenza di un evidente alone di inibizione. La presenza di silice ha generato un abbattimento totale della carica microbica per tutti i microrganismi testati; tali risultati confermano quelli ottenuti con il metodo ISO 20645.
2014
tessuti antimicrobici; processi sol-gel; silice
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/100075
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