In tale lavoro, si studiano cinquanta lessemi siciliani di origine galloromanza (antico-francese, normanna, piccarda, bernese, francoprovenzale ecc.) acquisiti dalla cultura alimentare isolana durante il periodo normanno-svevo e angioino.La ricerca trae le mosse dal progetto, di più ampio respiro, avviato da chi scrive nel 2001 come tesi di dottorato volta a realizzare un Vocabolario storico-etimologico dei gallicismi e dei francesismi del siciliano, la cui mole ha imposto nel tempo la necessità di procedere alla pubblicazione di singole sezioni.Si mette così in luce come gli innesti, gli arricchimenti e le variazioni nel lessico alimentare della Sicilia normanno-sveva e angioina siano spia di un più generale processo di cambiamento riguardante il prevalere di nuove strutture socio-economiche di matrice germanica. Quelle stesse che, ormai dal V-VI sec., le tribù germaniche, divenute il ceto dirigente della nuova Europa, avevano diffuso un po’ dovunque, sia pure con modalità e tempi diversi. Quelle stesse che, ora, fra XI e XIII sec., i Normanni (e gli Svevi) introducevano anche nell’Italia meridionale e in Sicilia. In un processo di generale risistemazione di modelli di produzione e di consumo che – come vedremo – determinò, da una parte, l’affermarsi anche in Sicilia della centralità della carne o comunque di un suo più diversificato consumo (in un modello alimentare, quello mediterraneo, inequivocabilmente contrassegnato dai cereali e dal pane), dall’altra, com’era inevitabile, il travaso di usi e consuetudini arabi, e prima ancora greco-romani, nella cucina d’oltralpe.
Gallicismi nella cultura alimentare della Sicilia
VALENTI, IRIDE MARIANITA
2011-01-01
Abstract
In tale lavoro, si studiano cinquanta lessemi siciliani di origine galloromanza (antico-francese, normanna, piccarda, bernese, francoprovenzale ecc.) acquisiti dalla cultura alimentare isolana durante il periodo normanno-svevo e angioino.La ricerca trae le mosse dal progetto, di più ampio respiro, avviato da chi scrive nel 2001 come tesi di dottorato volta a realizzare un Vocabolario storico-etimologico dei gallicismi e dei francesismi del siciliano, la cui mole ha imposto nel tempo la necessità di procedere alla pubblicazione di singole sezioni.Si mette così in luce come gli innesti, gli arricchimenti e le variazioni nel lessico alimentare della Sicilia normanno-sveva e angioina siano spia di un più generale processo di cambiamento riguardante il prevalere di nuove strutture socio-economiche di matrice germanica. Quelle stesse che, ormai dal V-VI sec., le tribù germaniche, divenute il ceto dirigente della nuova Europa, avevano diffuso un po’ dovunque, sia pure con modalità e tempi diversi. Quelle stesse che, ora, fra XI e XIII sec., i Normanni (e gli Svevi) introducevano anche nell’Italia meridionale e in Sicilia. In un processo di generale risistemazione di modelli di produzione e di consumo che – come vedremo – determinò, da una parte, l’affermarsi anche in Sicilia della centralità della carne o comunque di un suo più diversificato consumo (in un modello alimentare, quello mediterraneo, inequivocabilmente contrassegnato dai cereali e dal pane), dall’altra, com’era inevitabile, il travaso di usi e consuetudini arabi, e prima ancora greco-romani, nella cucina d’oltralpe.File | Dimensione | Formato | |
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