Le più recenti evoluzioni normative ed istituzionali della costruzione europea non lasciano dubbi circa l’esistenza ed il graduale consolidamento ed approfondimento di una dimensione penale dell’Unione europea. Gli interventi normativi dell’ente sovrannazionale, tesi ad assicurare una tutela adeguata – e per ciò stesso significativamente armonizzata su tutto il territorio dell’Unione europea – ai beni giuridici emersi con la sua creazione ed ai sempre più numerosi beni giuridici la cui tutela si pone come funzionale al raggiungimento degli obiettivi del progetto europeo, appaiono deputati a condizionare sempre più incisivamente gli ambiti e la portata del diritto penale degli Stati membri, giungendo a realizzare un’opera di vera e propria co-determinazione della norma penale interna. Alla luce, in particolare, delle riflessioni condotte in seno alla Convenzione europea e confluite nella redazione del “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa” che configura un’entità sovrannazionale che poggia su un assetto costituzionale e valoristico ben più evoluto e pregnante della Comunità delle origini, la questione già da tempo dibattuta circa il riconoscimento all’Unione europea di una diretta competenza in materia penale si presenta in termini senza dubbio non più utopistici e di mera sperimentazione teorica. Dopo aver proceduto alla ricostruzione ed analisi delle dinamiche in atto, l’opera propone una puntuale sistematizzazione degli esiti del processo di integrazione europea relativamente alla materia penale, tracciando al contempo i percorsi di una riflessione insieme metodologica e contenutistica sulla possibile formazione di un seppur circoscritto sistema di norme penali di fonte sovrannazionale. Una riflessione in grado di condurre alla proposta di modelli teorici sui quali possano confrontarsi accademici ed operatori e su cui possa eventualmente incanalarsi il dibattito politico.

Diritto penale e competenze dell’Unione europea. Linee guida di un sistema integrato di tutela dei beni giuridici sovrannazionali e dei beni giuridici di interesse comune

SICURELLA, ROSARIA
2005-01-01

Abstract

Le più recenti evoluzioni normative ed istituzionali della costruzione europea non lasciano dubbi circa l’esistenza ed il graduale consolidamento ed approfondimento di una dimensione penale dell’Unione europea. Gli interventi normativi dell’ente sovrannazionale, tesi ad assicurare una tutela adeguata – e per ciò stesso significativamente armonizzata su tutto il territorio dell’Unione europea – ai beni giuridici emersi con la sua creazione ed ai sempre più numerosi beni giuridici la cui tutela si pone come funzionale al raggiungimento degli obiettivi del progetto europeo, appaiono deputati a condizionare sempre più incisivamente gli ambiti e la portata del diritto penale degli Stati membri, giungendo a realizzare un’opera di vera e propria co-determinazione della norma penale interna. Alla luce, in particolare, delle riflessioni condotte in seno alla Convenzione europea e confluite nella redazione del “Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa” che configura un’entità sovrannazionale che poggia su un assetto costituzionale e valoristico ben più evoluto e pregnante della Comunità delle origini, la questione già da tempo dibattuta circa il riconoscimento all’Unione europea di una diretta competenza in materia penale si presenta in termini senza dubbio non più utopistici e di mera sperimentazione teorica. Dopo aver proceduto alla ricostruzione ed analisi delle dinamiche in atto, l’opera propone una puntuale sistematizzazione degli esiti del processo di integrazione europea relativamente alla materia penale, tracciando al contempo i percorsi di una riflessione insieme metodologica e contenutistica sulla possibile formazione di un seppur circoscritto sistema di norme penali di fonte sovrannazionale. Una riflessione in grado di condurre alla proposta di modelli teorici sui quali possano confrontarsi accademici ed operatori e su cui possa eventualmente incanalarsi il dibattito politico.
2005
88-14-13003-5
DIRITTO PENALE EUROPEO; OBBLIGHI COMUNITARI DI TUTELA PENALE; TUTELA DEGLI INTERESSI DELL'UNIONE EUROPEA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/105958
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