Il sottotitolo del libro, “Il fantasma dell’incesto”, riassume il progetto dell’autrice che intende sottolineare come, in un mondo apparentemente organizzato attorno ai principi etici e sociali della tutela dell’infanzia, tuttavia, vengano perpetrati abusi sui minori che quasi sempre rimangono misconosciuti se non quando giungono sino al crimine conclamato. La bibliografia scientifica è ricca di osservazioni in tal senso e sono numerosi gli autori che si sono occupati del problema. Anche la letteratura non specialistica appare stimolata dall’argomento cogliendo la drammaticità degli aspetti disaggreganti della personalità dei bambini abusati che viene rappresentata mediante la poetica e la fantasia simbolica, come nelle fiabe dei fratelli Grimm o nei versi disincantati di Anne Sexton. La pubblicazione si compone di cinque parti. Il primo capitolo tratteggia la storia dell’abuso sui minori sulla base dei lavori scientifici e delle ricerche statistiche condotte sinora. Il secondo capitolo descrive la dinamica che sottende la violenza domestica e gli stratagemmi posti in opera da parte degli autori dei crimini per mantenere il silenzio delle vittime ed il mantenimento dell’integrità dell’immagine sociale del nucleo familiare. Nel terzo capitolo viene sviluppata la complessa dinamica che il trauma innesca su chi ha subito l’abuso. Il quarto capitolo reinterpreta il trauma dell’incesto seguendo la trasfigurazione poetica della Sexton che nella raccolta del 1981 “Trasformations” rivisita le fiabe dei fratelli Grimm deformandole sadicamente ed ironicamente, quale pretesto utilizzato per raccontare la sua storia personale segnata tragicamente da profonde angosce e da sensazione di abbandono e solitudine che portarono la scrittrice al suicidio. La fiaba di Briar Rose che ripercorre la storia di “Rosaspina “ dei Grimm è quella che maggiormente interpreta l’angoscia della violenza paterna subita. La fiaba di Briar Rose si riallaccia a quella di “Peau d’âne” di Perrault, che viene riportata nel quinto capitolo mediante una libera trascrizione scenica. L’argomento e lo sviluppo della storia riconduce al concetto del “fantasma dell’incesto” che sottende al pudore che ricopre la storia somministrata ad un mondo di fanciulli, l’angoscia derivata dal trauma sottaciuto dell’incesto.

PELLE D'ASINO.Il fantasma dell'incesto

MENDORLA, Giuseppa
2010-01-01

Abstract

Il sottotitolo del libro, “Il fantasma dell’incesto”, riassume il progetto dell’autrice che intende sottolineare come, in un mondo apparentemente organizzato attorno ai principi etici e sociali della tutela dell’infanzia, tuttavia, vengano perpetrati abusi sui minori che quasi sempre rimangono misconosciuti se non quando giungono sino al crimine conclamato. La bibliografia scientifica è ricca di osservazioni in tal senso e sono numerosi gli autori che si sono occupati del problema. Anche la letteratura non specialistica appare stimolata dall’argomento cogliendo la drammaticità degli aspetti disaggreganti della personalità dei bambini abusati che viene rappresentata mediante la poetica e la fantasia simbolica, come nelle fiabe dei fratelli Grimm o nei versi disincantati di Anne Sexton. La pubblicazione si compone di cinque parti. Il primo capitolo tratteggia la storia dell’abuso sui minori sulla base dei lavori scientifici e delle ricerche statistiche condotte sinora. Il secondo capitolo descrive la dinamica che sottende la violenza domestica e gli stratagemmi posti in opera da parte degli autori dei crimini per mantenere il silenzio delle vittime ed il mantenimento dell’integrità dell’immagine sociale del nucleo familiare. Nel terzo capitolo viene sviluppata la complessa dinamica che il trauma innesca su chi ha subito l’abuso. Il quarto capitolo reinterpreta il trauma dell’incesto seguendo la trasfigurazione poetica della Sexton che nella raccolta del 1981 “Trasformations” rivisita le fiabe dei fratelli Grimm deformandole sadicamente ed ironicamente, quale pretesto utilizzato per raccontare la sua storia personale segnata tragicamente da profonde angosce e da sensazione di abbandono e solitudine che portarono la scrittrice al suicidio. La fiaba di Briar Rose che ripercorre la storia di “Rosaspina “ dei Grimm è quella che maggiormente interpreta l’angoscia della violenza paterna subita. La fiaba di Briar Rose si riallaccia a quella di “Peau d’âne” di Perrault, che viene riportata nel quinto capitolo mediante una libera trascrizione scenica. L’argomento e lo sviluppo della storia riconduce al concetto del “fantasma dell’incesto” che sottende al pudore che ricopre la storia somministrata ad un mondo di fanciulli, l’angoscia derivata dal trauma sottaciuto dell’incesto.
2010
9788877513144
violenza domestica; abuso sui minori; incesto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/106680
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