Obiettivo del presente contributo è quello di offrire una migliore comprensione dei processi che determinano la buona riuscita di un processo di cambiamento organizzativo. Tra i costrutti presi in considerazione dalla letteratura esistente, quello di giustizia organizzativa (Colquitt, 2001), definita come l'insieme delle percezioni soggettive di equità all'interno dell'organizzazione, e quello di Ottimismo, definito come la disposizione a formulare attribuzioni positive relative ai successi presenti e futuri (Luthans et al., 2007), sembrano rivestire un ruolo importante in molte dinamiche organizzative legate al cambiamento. Prendendo spunto dallo studio di Dool & Van Dierendonc (2012), secondo cui la percezione di equità all'interno dell'azienda favorirebbe lo sviluppo di ottimismo tra propri dipendenti e (indirettamente, tramite quest'ultimo) la disponibilità e l'impegno al cambiamento, obiettivo del presente contributo è quello di esplorare le relazioni esistenti tra giustizia organizzativa percepita, ottimismo e Commitment to Change in un gruppo di lavoratori di aziende italiane operanti in differenti settori. Gli strumenti utilizzati per gli scopi della ricerca sono: la scala per l'Impegno al Cambiamento - CTC (Herscovitch e Meyer, 2002; ad. it. Mari et al. 2005), la Perceived Overall Justice Scale - POJ (Ambrose & Schminke, 2009) ed il Life Orientation Test-Revised LOT-R (Scheier, Carver e Bridges, 1994, ad. It. Anolli, 2005). I risultati sottolineano il ruolo della giustizia percepita nell'influenzare l'impegno al cambiamento e l'ottimismo quale fattore cruciale per la disponibilità ad accettare lo stesso e ad esplorare nuove direzioni.
Il ruolo dell'ottimismo nella relazione tra giustizia organizzativa e impegno al cambiamento
PLATANIA, SILVIA MARIA RITA;SANTISI, GIUSEPPE
2013-01-01
Abstract
Obiettivo del presente contributo è quello di offrire una migliore comprensione dei processi che determinano la buona riuscita di un processo di cambiamento organizzativo. Tra i costrutti presi in considerazione dalla letteratura esistente, quello di giustizia organizzativa (Colquitt, 2001), definita come l'insieme delle percezioni soggettive di equità all'interno dell'organizzazione, e quello di Ottimismo, definito come la disposizione a formulare attribuzioni positive relative ai successi presenti e futuri (Luthans et al., 2007), sembrano rivestire un ruolo importante in molte dinamiche organizzative legate al cambiamento. Prendendo spunto dallo studio di Dool & Van Dierendonc (2012), secondo cui la percezione di equità all'interno dell'azienda favorirebbe lo sviluppo di ottimismo tra propri dipendenti e (indirettamente, tramite quest'ultimo) la disponibilità e l'impegno al cambiamento, obiettivo del presente contributo è quello di esplorare le relazioni esistenti tra giustizia organizzativa percepita, ottimismo e Commitment to Change in un gruppo di lavoratori di aziende italiane operanti in differenti settori. Gli strumenti utilizzati per gli scopi della ricerca sono: la scala per l'Impegno al Cambiamento - CTC (Herscovitch e Meyer, 2002; ad. it. Mari et al. 2005), la Perceived Overall Justice Scale - POJ (Ambrose & Schminke, 2009) ed il Life Orientation Test-Revised LOT-R (Scheier, Carver e Bridges, 1994, ad. It. Anolli, 2005). I risultati sottolineano il ruolo della giustizia percepita nell'influenzare l'impegno al cambiamento e l'ottimismo quale fattore cruciale per la disponibilità ad accettare lo stesso e ad esplorare nuove direzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.