Fernhurst, romanzo breve scritto nel 1904, è una rara opera giovanile di Gertrude Stein che precede le sperimentazioni linguistiche di ispirazione cubista per le quali l’autrice diventerà celebre nel panorama letterario del ’900. College femminile, dominato dalla figura dell’autoritaria preside, Helen Thorton, Fernhurst fa da scenario a uno scomodo ménage clandestino. Philippe Redfern, docente appena arrivato, da sempre affascinato dalla natura dell’animo femminile, si invaghisce, ricambiato, della riservata collega Janet Bruce. Lungi dal passare inosservata, la relazione provoca spiacevoli pettegolezzi, seminando discordia e mettendo alla prova affetti a lungo taciuti. Innovativa nello stile quanto nei contenuti, l’autrice seppe dar voce alle proprie idee all’avanguardia con originalità, liberandosi linguisticamente dalle convenzioni sociali che disapprovava perché vincolanti. In questo racconto ci offre spunti di riflessione sulla parità tra i sessi, l’istruzione come mezzo di emancipazione, la complessità delle relazioni d’amore, che siano tra donna e uomo, o tra donne, attraverso personaggi sconfitti o vittime delle circostanze.

Fernhurst. La storia di Philip Redfern, studioso della natura delle donne

ARCARA, Stefania
2015-01-01

Abstract

Fernhurst, romanzo breve scritto nel 1904, è una rara opera giovanile di Gertrude Stein che precede le sperimentazioni linguistiche di ispirazione cubista per le quali l’autrice diventerà celebre nel panorama letterario del ’900. College femminile, dominato dalla figura dell’autoritaria preside, Helen Thorton, Fernhurst fa da scenario a uno scomodo ménage clandestino. Philippe Redfern, docente appena arrivato, da sempre affascinato dalla natura dell’animo femminile, si invaghisce, ricambiato, della riservata collega Janet Bruce. Lungi dal passare inosservata, la relazione provoca spiacevoli pettegolezzi, seminando discordia e mettendo alla prova affetti a lungo taciuti. Innovativa nello stile quanto nei contenuti, l’autrice seppe dar voce alle proprie idee all’avanguardia con originalità, liberandosi linguisticamente dalle convenzioni sociali che disapprovava perché vincolanti. In questo racconto ci offre spunti di riflessione sulla parità tra i sessi, l’istruzione come mezzo di emancipazione, la complessità delle relazioni d’amore, che siano tra donna e uomo, o tra donne, attraverso personaggi sconfitti o vittime delle circostanze.
2015
978-88-6402-259-8
femminismo; modernismo; queer theory
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/114106
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