This paper is a contribution to the memory of Christiane Reimann, a prominent figure in the twentieth century history of Siracusa, among those who have chosen the city as the preferred destination for travel; it is also an additional element in the knowledge of her villa, which presents a strong archaeological value, an en plein air museum still unknown. Born in Denmark (Copenhagen 1888) and great traveller, she decided to settle in the city after a first visit and following intricate private events. The love for the beauties of Siracusa led her to choose the original villa Fegotto, purchased in 1934, a place of memory recollection from the ancient history. She directly promoted excavations in the area of her garden, located in the Necropolis Grotticelle, within the larger neighborhood of Neapolis, a destination of trips to Sicily since the grand tour, as documented by the works of J. Houel, Saint-Non and others. Her home is located in an area rich in latomies, caves and hypogeans of the Greek age, used as burials in the Christian era, which Reimann brought to light with "her own workers." The villa also is a surviving example of extra-urban residence, that after 1865 marked the first expansion of Syracuse to the mainland. The period when Christiane Reimann devoted herself to the modernisation of the villa, built in 1881, were years of intense transformation for Syracuse. The city was undergoing a programme of demolitions and excavation campaigns to underscore memories of the past, important for the Unitary Age government and even more for fascism. In the 1930s, archaeologist Paolo Orsi was highlighting significant parts of the city's heritage, discovering the ruins of the Apollo’s temple. The archaeological findings of Reimann are linked, in addition to the architectural debate and the idea of the city at that time, also with the important excavation activities in the Necropolis Grotticelle area, as evidenced by the Orsi's notebooks.

Questo scritto è un contributo alla memoria di Christiane Reimann, figura di rilievo nella storia di Siracusa del Novecento, tra quanti hanno scelto la città come meta privilegiata di viaggio; rappresenta inoltre un tassello in più nella conoscenza della sua villa, che si qualifica come un’area dalla forte valenza archeologica, un museo en plain air ancora misconosciuto. Danese di nascita (Copenaghen 1888) e grande viaggiatrice decide di stabilirsi nella città dopo una prima visita e intricate vicende private. L’amore per le bellezze di Siracusa la guidano a fare dell’originaria villa Fegotto, acquistata nel 1934, un luogo di recupero di memorie dall’antico. Promuove direttamente gli scavi nell’area del suo giardino, posto in Necropoli Grotticelle nel più ampio quartiere della Neapolis, meta del viaggio in Sicilia dall’epoca del grand tour, come documentano non solo le opere di J. Houel e di Saint-Non. La sua dimora insiste in un’area ricca di latomie, grotte e ipogei di età greca utilizzate come sepolture in epoca cristiana, che la Reimann riporta in luce “con propri operai”. La villa si qualifica parallelamente come una delle superstiti residenze extra urbane, che segnano dopo il 1865 la prima espansione di Siracusa verso la terraferma. Gli anni in cui Christiane Reimann si dedica all’ammodernamento della villa, costruita nel 1881, sono per Siracusa di intensa trasformazione. La città realizza tra abbattimenti e campagne di scavo una politica di valorizzazione delle memorie del passato cara all’età unitaria e ancor più al fascismo. Negli anni ’30 l’archeologo Paolo Orsi sta mettendo in luce parti significative del patrimonio della città con lo scoprimento dei ruderi del tempio di Apollo. Le “scoperte” archeologiche della Reimann vengono poste in relazione oltre che col dibattito architettonico e l’idea di città dell’epoca, anche con l’importante attività di scavo nell’area di Necropoli Grotticelle, testimoniata dai taccuini dell’Orsi.

Christiane Reimann e Siracusa nel Novecento: un nuovo contributo alla conoscenza dell'area archeologica della Neapolis

Lucia Trigilia
Investigation
2017-01-01

Abstract

This paper is a contribution to the memory of Christiane Reimann, a prominent figure in the twentieth century history of Siracusa, among those who have chosen the city as the preferred destination for travel; it is also an additional element in the knowledge of her villa, which presents a strong archaeological value, an en plein air museum still unknown. Born in Denmark (Copenhagen 1888) and great traveller, she decided to settle in the city after a first visit and following intricate private events. The love for the beauties of Siracusa led her to choose the original villa Fegotto, purchased in 1934, a place of memory recollection from the ancient history. She directly promoted excavations in the area of her garden, located in the Necropolis Grotticelle, within the larger neighborhood of Neapolis, a destination of trips to Sicily since the grand tour, as documented by the works of J. Houel, Saint-Non and others. Her home is located in an area rich in latomies, caves and hypogeans of the Greek age, used as burials in the Christian era, which Reimann brought to light with "her own workers." The villa also is a surviving example of extra-urban residence, that after 1865 marked the first expansion of Syracuse to the mainland. The period when Christiane Reimann devoted herself to the modernisation of the villa, built in 1881, were years of intense transformation for Syracuse. The city was undergoing a programme of demolitions and excavation campaigns to underscore memories of the past, important for the Unitary Age government and even more for fascism. In the 1930s, archaeologist Paolo Orsi was highlighting significant parts of the city's heritage, discovering the ruins of the Apollo’s temple. The archaeological findings of Reimann are linked, in addition to the architectural debate and the idea of the city at that time, also with the important excavation activities in the Necropolis Grotticelle area, as evidenced by the Orsi's notebooks.
2017
9788862422567
Questo scritto è un contributo alla memoria di Christiane Reimann, figura di rilievo nella storia di Siracusa del Novecento, tra quanti hanno scelto la città come meta privilegiata di viaggio; rappresenta inoltre un tassello in più nella conoscenza della sua villa, che si qualifica come un’area dalla forte valenza archeologica, un museo en plain air ancora misconosciuto. Danese di nascita (Copenaghen 1888) e grande viaggiatrice decide di stabilirsi nella città dopo una prima visita e intricate vicende private. L’amore per le bellezze di Siracusa la guidano a fare dell’originaria villa Fegotto, acquistata nel 1934, un luogo di recupero di memorie dall’antico. Promuove direttamente gli scavi nell’area del suo giardino, posto in Necropoli Grotticelle nel più ampio quartiere della Neapolis, meta del viaggio in Sicilia dall’epoca del grand tour, come documentano non solo le opere di J. Houel e di Saint-Non. La sua dimora insiste in un’area ricca di latomie, grotte e ipogei di età greca utilizzate come sepolture in epoca cristiana, che la Reimann riporta in luce “con propri operai”. La villa si qualifica parallelamente come una delle superstiti residenze extra urbane, che segnano dopo il 1865 la prima espansione di Siracusa verso la terraferma. Gli anni in cui Christiane Reimann si dedica all’ammodernamento della villa, costruita nel 1881, sono per Siracusa di intensa trasformazione. La città realizza tra abbattimenti e campagne di scavo una politica di valorizzazione delle memorie del passato cara all’età unitaria e ancor più al fascismo. Negli anni ’30 l’archeologo Paolo Orsi sta mettendo in luce parti significative del patrimonio della città con lo scoprimento dei ruderi del tempio di Apollo. Le “scoperte” archeologiche della Reimann vengono poste in relazione oltre che col dibattito architettonico e l’idea di città dell’epoca, anche con l’importante attività di scavo nell’area di Necropoli Grotticelle, testimoniata dai taccuini dell’Orsi.
Reimann, Neapolis, Siracusa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/314402
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