Maturato nell’età dei Lumi, l’esprit de société aveva concentrato ogni attenzione sul popolo, e aveva così sostenuto la nascita del populismo, vocabolo qui utilizzato in un’accezione ben diversa da quella contemporanea, e più vicino al senso della parola russa narodnicestvo. Nella sostanza, come tanti altri illuministi, Tanucci sosteneva un culto del popolo come programma di trasfigurazione delle classi sociali del Regno e fondato sulla necessità di ‘nazionalizzare’ quegli abitanti. L’adesione, necessariamente dissimulata, di Tanucci alle idee del filosofo ginevrino ci mostra chiaramente i segni delle modifiche intercorse nei rapporti tra governi europei e società, fin a partire dalla seconda metà del XVIII secolo.Nelle pagine che seguono cercheremo di raccontare come Tanucci descrivesse il mondo sociale che gli apparteneva e come egli strutturasse la sua azione politica di fronte a soggetti collettivi, gruppi sociali ed istituzioni. Crediamo che attraverso la sua colta, intelligente e riflessiva testimonianza sia possibile vedere uno scorcio delle forme generali dell’immaginario delle élites del suo tempo, e quale fosse il modo di concettualizzare e di raffigurare i contorni e la qualità dei gruppi sociali, anche attraverso le appartenenze e le traiettorie della vita dei singoli individui.
Il ‘popolo’ nel governo di Bernardo Tanucci. L’emergenza della questione sociale nel Regno di Napoli (1734-1774)
Roberto TUFANO
2018-01-01
Abstract
Maturato nell’età dei Lumi, l’esprit de société aveva concentrato ogni attenzione sul popolo, e aveva così sostenuto la nascita del populismo, vocabolo qui utilizzato in un’accezione ben diversa da quella contemporanea, e più vicino al senso della parola russa narodnicestvo. Nella sostanza, come tanti altri illuministi, Tanucci sosteneva un culto del popolo come programma di trasfigurazione delle classi sociali del Regno e fondato sulla necessità di ‘nazionalizzare’ quegli abitanti. L’adesione, necessariamente dissimulata, di Tanucci alle idee del filosofo ginevrino ci mostra chiaramente i segni delle modifiche intercorse nei rapporti tra governi europei e società, fin a partire dalla seconda metà del XVIII secolo.Nelle pagine che seguono cercheremo di raccontare come Tanucci descrivesse il mondo sociale che gli apparteneva e come egli strutturasse la sua azione politica di fronte a soggetti collettivi, gruppi sociali ed istituzioni. Crediamo che attraverso la sua colta, intelligente e riflessiva testimonianza sia possibile vedere uno scorcio delle forme generali dell’immaginario delle élites del suo tempo, e quale fosse il modo di concettualizzare e di raffigurare i contorni e la qualità dei gruppi sociali, anche attraverso le appartenenze e le traiettorie della vita dei singoli individui.File | Dimensione | Formato | |
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