This article aims atanalysingthe efforts made by both the European legislator and the Italian one, inorder to achieve a fair balance between theneedof security-deriving fromthe concrete possibility thatthe massive use of the new digital technologies enhances new criminalbehaviorsor makes them easierto realize–and the necessary protection of data put on Internet by the users, trying at the same time toprevent an absolute limitation of the realization of their personality within the cyberspace. It examines,in particular, the recent Directive 2013/40/EU, concerning the attacks against the information systems,and its impact on the Italian criminal legislation.

Il presente lavoro si propone di analizzare gli sforzi compiuti dal legislatore europeo e da quellonazionale in ordine all’individuazione del corretto bilanciamento tra le esigenze di sicurezza e difesasociale, derivanti dalla non trascurabile possibilità chela massiccia diffusione delle nuove tecnologieinformatiche e telematiche dia luogo a nuovi comportamenti criminosi ovvero semplifichi lacommissione di questi ultimi, e la necessità di tutelare la riservatezza dei dati immessi dagli utenti inrete, evitando al contempo di limitare incondizionatamente la possibilità di questi ultimi di realizzare lapropria personalità nell’ambito dello spazio informatico e telematico, avendo particolare riguardo allarecente Direttiva 2013/40/UE, relativa agli attacchi aisistemi d’informazione, ed al suo impatto sulquadro normativo italiano.

Criminalità informatica vs diritto alla riservatezza e protezione dei dati personali. I legislatori (europeo e nazionale) alla ricerca del giusto punto di equilibrio nell’epoca della globalizzazione digitale

SCALIA, VALERIA
Writing – Original Draft Preparation
2014-01-01

Abstract

This article aims atanalysingthe efforts made by both the European legislator and the Italian one, inorder to achieve a fair balance between theneedof security-deriving fromthe concrete possibility thatthe massive use of the new digital technologies enhances new criminalbehaviorsor makes them easierto realize–and the necessary protection of data put on Internet by the users, trying at the same time toprevent an absolute limitation of the realization of their personality within the cyberspace. It examines,in particular, the recent Directive 2013/40/EU, concerning the attacks against the information systems,and its impact on the Italian criminal legislation.
2014
Il presente lavoro si propone di analizzare gli sforzi compiuti dal legislatore europeo e da quellonazionale in ordine all’individuazione del corretto bilanciamento tra le esigenze di sicurezza e difesasociale, derivanti dalla non trascurabile possibilità chela massiccia diffusione delle nuove tecnologieinformatiche e telematiche dia luogo a nuovi comportamenti criminosi ovvero semplifichi lacommissione di questi ultimi, e la necessità di tutelare la riservatezza dei dati immessi dagli utenti inrete, evitando al contempo di limitare incondizionatamente la possibilità di questi ultimi di realizzare lapropria personalità nell’ambito dello spazio informatico e telematico, avendo particolare riguardo allarecente Direttiva 2013/40/UE, relativa agli attacchi aisistemi d’informazione, ed al suo impatto sulquadro normativo italiano.
Criminalità informatica; Competenza penale UE; Direttiva 2013/40/UE
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