La passione didattica segna la storia di Giuseppe Damiani Almeyda (Capua 1834 – Palermo 1911) con pari intensità rispetto a quella professionale. I numerosi scritti dedicati alla didattica, la partecipazione a congressi ed esposizioni sul tema dell’insegnamento e gli elaborati degli allievi raccontano il suo metodo e le relazioni col coevo dibattito nazionale. In questo ambito si inserisce la vicenda di un libro, pensato per la didattica e mai interamente pubblicato: Istituzioni architettoniche e ornamentali sull’antico e sul vero. Si intrecciano, negli eventi che ricostruiamo, storie a scala diversa: una individuale, legata al percorso professionale e di ricerca di Giuseppe Damiani, e una collettiva che riguarda i temi dell’insegnamento e della produzione artistico-industriale in Italia e in Europa. Lettere, bozze, disegni, modelli e contratti dall’archivio privato dell’architetto svelano uno scenario in cui si muovono protagonisti diversi: artisti e architetti chiamati a esprimere il proprio parere sull’opera, da César Daly a Lawrence Alma Tadema, da Camillo Boito ad Alfredo D’Andrade e istituzioni, come il South Kensington Museum e la Commissione Centrale per l’insegnamento industriale. Il contributo si concentra sul ruolo di Camillo Boito e sui suoi rapporti con Giuseppe Damiani.
Boito revisore delle Istituizioni ornamentali sull’antico e sul vero di Damiani Almeyda
Paola Barbera
2018-01-01
Abstract
La passione didattica segna la storia di Giuseppe Damiani Almeyda (Capua 1834 – Palermo 1911) con pari intensità rispetto a quella professionale. I numerosi scritti dedicati alla didattica, la partecipazione a congressi ed esposizioni sul tema dell’insegnamento e gli elaborati degli allievi raccontano il suo metodo e le relazioni col coevo dibattito nazionale. In questo ambito si inserisce la vicenda di un libro, pensato per la didattica e mai interamente pubblicato: Istituzioni architettoniche e ornamentali sull’antico e sul vero. Si intrecciano, negli eventi che ricostruiamo, storie a scala diversa: una individuale, legata al percorso professionale e di ricerca di Giuseppe Damiani, e una collettiva che riguarda i temi dell’insegnamento e della produzione artistico-industriale in Italia e in Europa. Lettere, bozze, disegni, modelli e contratti dall’archivio privato dell’architetto svelano uno scenario in cui si muovono protagonisti diversi: artisti e architetti chiamati a esprimere il proprio parere sull’opera, da César Daly a Lawrence Alma Tadema, da Camillo Boito ad Alfredo D’Andrade e istituzioni, come il South Kensington Museum e la Commissione Centrale per l’insegnamento industriale. Il contributo si concentra sul ruolo di Camillo Boito e sui suoi rapporti con Giuseppe Damiani.File | Dimensione | Formato | |
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