Il poema storico-cavalleresco The Bruce, primo testo letterario a noi noto redatto nel dialetto inglese medio parlato in Scozia, fu composto dall’arcidiacono di Aberdeen John Barbour intorno al 1375. Verosimilmente, l’opera fu commissionata a Barbour dal suo patrono, Robert II Stewart, per celebrare la vita e le imprese del grande antenato di quest’ultimo, re Robert I Bruce; e in effetti l’informazione storica, spesso puntuale e affidabile (vedi Taggart 2004), è comunque finalizzata a intenti propagandistici che vengono sottolineati anche attraverso episodi e figure d’invenzione o liberamente rielaborati. All’interno del poema una rilevanza quasi pari a quella del protagonista è data alla figura di sir James Douglas, un nobile del Lanarkshire che si era distinto per le sue doti di leader militare durante la guerra d’indipendenza anglo-scozzese e che era stato uno degli uomini di fiducia di re Bruce. L’importanza attribuita al personaggio può sottintendere la volontà, da parte dell’autore, di descrivere in una luce favorevole la famiglia Douglas, particolarmente influente alla fine del XIV secolo; e alcuni indizi fanno pensare che Barbour traesse ispirazione da una biografia, oggi perduta, di Douglas, promossa dalla famiglia dello stesso poco dopo la sua morte (Duncan 1997: 14, 25-28). Il ritratto che il poeta fa di James Douglas in collegamento a re Bruce sottolinea con persistente convinzione la relazione tra signore e vassallo, celebrando la leawté di quest’ultimo, ma anche l’amicizia e la fiducia che si instaura tra i due uomini e farà sì che Douglas venga scelto per realizzare il desiderio espresso dal re in punto di morte, venendo ucciso egli stesso nell’impresa. Nel presente contributo verranno esaminati i passi nei quali viene descritto il rapporto tra James Douglas e Robert Bruce, prendendo in considerazione alcune parole-chiave che chiariscono le modalità di individuazione del personaggio di Douglas, tra realtà storica, caratterizzazione narrativa e fini celebrativi/propagandistici.
"The Kingis Hart": la figura di James Douglas nel "Bruce" di John Barbour
Di Clemente, Valeria
2018-01-01
Abstract
Il poema storico-cavalleresco The Bruce, primo testo letterario a noi noto redatto nel dialetto inglese medio parlato in Scozia, fu composto dall’arcidiacono di Aberdeen John Barbour intorno al 1375. Verosimilmente, l’opera fu commissionata a Barbour dal suo patrono, Robert II Stewart, per celebrare la vita e le imprese del grande antenato di quest’ultimo, re Robert I Bruce; e in effetti l’informazione storica, spesso puntuale e affidabile (vedi Taggart 2004), è comunque finalizzata a intenti propagandistici che vengono sottolineati anche attraverso episodi e figure d’invenzione o liberamente rielaborati. All’interno del poema una rilevanza quasi pari a quella del protagonista è data alla figura di sir James Douglas, un nobile del Lanarkshire che si era distinto per le sue doti di leader militare durante la guerra d’indipendenza anglo-scozzese e che era stato uno degli uomini di fiducia di re Bruce. L’importanza attribuita al personaggio può sottintendere la volontà, da parte dell’autore, di descrivere in una luce favorevole la famiglia Douglas, particolarmente influente alla fine del XIV secolo; e alcuni indizi fanno pensare che Barbour traesse ispirazione da una biografia, oggi perduta, di Douglas, promossa dalla famiglia dello stesso poco dopo la sua morte (Duncan 1997: 14, 25-28). Il ritratto che il poeta fa di James Douglas in collegamento a re Bruce sottolinea con persistente convinzione la relazione tra signore e vassallo, celebrando la leawté di quest’ultimo, ma anche l’amicizia e la fiducia che si instaura tra i due uomini e farà sì che Douglas venga scelto per realizzare il desiderio espresso dal re in punto di morte, venendo ucciso egli stesso nell’impresa. Nel presente contributo verranno esaminati i passi nei quali viene descritto il rapporto tra James Douglas e Robert Bruce, prendendo in considerazione alcune parole-chiave che chiariscono le modalità di individuazione del personaggio di Douglas, tra realtà storica, caratterizzazione narrativa e fini celebrativi/propagandistici.File | Dimensione | Formato | |
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