Il contributo analizza le nuove fattispecie inserite nel Titolo XII dedicato ai delitti contro la persona e, specificamente, al capo III, dedicato ai delitti contro la libertà individuale, a chiusura della sezione relativa ai delitti contro la libertà morale (sezione III). Il divieto di tortura è previsto in tutta una serie di documenti sovrannazionali e, in particolare, dalla Convenzione ONU contro la tortura ed altri trattamenti disumani e degradanti del 1984 (CAT) e il suo Protocollo opzionale di New York del 2002, nonché dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea del 2000. Pur risalendo al 1989 il primo progetto di legge per l’introduzione in Italia del reato di tortura, solo con la legge n. 110 del 14 luglio 2017 sono stati introdotti gli articoli 613 bis (Tortura) e 613 ter (Istigazione del pubblico ufficiale a commettere tortura). Tali disposizioni, oltre a dare attuazione alla CAT del 1984 (ratificata con la l. n. 498/1998 e con la l. 195/2012) a distanza di oltre trent’anni dalla ratifica, ottemperano - in modo più consono rispetto alla fattispecie prevista dall’art. 608 c.p. - all’unico obbligo di incriminazione sancito nella Costituzione italiana, e precisamente nell’art. 13 co. 4 Cost. .
Titolo: | Tortura | |
Autori interni: | ||
Data di pubblicazione: | 2019 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/361842 | |
ISBN: | 8892118730 | |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |