Le indagini bancarie, ossia quelle indagini dirette all’acquisizione di informazioni, notizie e dati relativi a un rapporto, continuativo od occasionale, intercorrente tra un soggetto e una banca, ovvero un qualsiasi altro istituto di credito o finanziario, presentano una loro specificità sotto due diversi profili. In primo luogo, esse sono connotate da una transnazionalità quasi immanente: le movimentazioni di ingenti quantità di denaro finalizzate a finanziare attività illecite, e attuate attraverso i canali offerti dal sistema bancario e finanziario, avvengono quasi esclusivamente sul piano internazionale mediante circuiti esteri, a prescindere dalla dimensione transnazionale del crimine – per lo più organizzato, incluso quello dei “colletti bianchi” –, che se ne serve. In secondo luogo, le indagini bancarie si scontrano con il cosiddetto segreto bancario, posto a salvaguardia della riservatezza nei rapporti tra le banche e i propri clienti e riconducibile alla tutela dell’iniziativa economica, e dei diritti e delle facoltà di raccolta del risparmio e di esercizio del credito, tutti aventi rango costituzionale. Solo nel bilanciamento tra le esigenze di accertamento penale e l’opponibilità di questo segreto è possibile individuare l’ampiezza dello spazio di manovra riconosciuto alle autorità di contrasto al crimine. Questa duplice specificità delle indagini bancarie permea i più importanti strumenti internazionali di contrasto al crimine e assistenza giudiziaria, nonché, in ambito eurounitario, il più recente strumento dell’ordine europeo di indagine penale, dei quali questo lavoro offre un’analisi.
Titolo: | Le indagini bancarie |
Autori interni: | |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Abstract: | Le indagini bancarie, ossia quelle indagini dirette all’acquisizione di informazioni, notizie e dati relativi a un rapporto, continuativo od occasionale, intercorrente tra un soggetto e una banca, ovvero un qualsiasi altro istituto di credito o finanziario, presentano una loro specificità sotto due diversi profili. In primo luogo, esse sono connotate da una transnazionalità quasi immanente: le movimentazioni di ingenti quantità di denaro finalizzate a finanziare attività illecite, e attuate attraverso i canali offerti dal sistema bancario e finanziario, avvengono quasi esclusivamente sul piano internazionale mediante circuiti esteri, a prescindere dalla dimensione transnazionale del crimine – per lo più organizzato, incluso quello dei “colletti bianchi” –, che se ne serve. In secondo luogo, le indagini bancarie si scontrano con il cosiddetto segreto bancario, posto a salvaguardia della riservatezza nei rapporti tra le banche e i propri clienti e riconducibile alla tutela dell’iniziativa economica, e dei diritti e delle facoltà di raccolta del risparmio e di esercizio del credito, tutti aventi rango costituzionale. Solo nel bilanciamento tra le esigenze di accertamento penale e l’opponibilità di questo segreto è possibile individuare l’ampiezza dello spazio di manovra riconosciuto alle autorità di contrasto al crimine. Questa duplice specificità delle indagini bancarie permea i più importanti strumenti internazionali di contrasto al crimine e assistenza giudiziaria, nonché, in ambito eurounitario, il più recente strumento dell’ordine europeo di indagine penale, dei quali questo lavoro offre un’analisi. |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/369038 |
ISBN: | 9788813370053 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |