Il saggio esamina il contributo di Benedetto Croce alla terza pagina del "Giornale d'Italia". Viene rilevata la consapevolezza, da parte di Croce, dell’importanza della propria presenza su un organo di stampa di larga diffusione, che gli consentiva di riprodurre un proprio scritto con una tiratura almeno cento volte superiore al migliaio di copie della «Critica»; la sua sensibilità per l’«orizzonte d’attesa» dei lettori e la consapevolezza di adattare l’argomentazione al tipo di uditorio da persuadere; la preoccupazione costante della chiarezza. Vengono altresì prese in esame le riflessioni crociane sul rapporto tra giornalismo e letteratura
Note di critica letteraria: Benedetto Croce e il “Giornale d'Italia”
Andrea Manganaro
2019-01-01
Abstract
Il saggio esamina il contributo di Benedetto Croce alla terza pagina del "Giornale d'Italia". Viene rilevata la consapevolezza, da parte di Croce, dell’importanza della propria presenza su un organo di stampa di larga diffusione, che gli consentiva di riprodurre un proprio scritto con una tiratura almeno cento volte superiore al migliaio di copie della «Critica»; la sua sensibilità per l’«orizzonte d’attesa» dei lettori e la consapevolezza di adattare l’argomentazione al tipo di uditorio da persuadere; la preoccupazione costante della chiarezza. Vengono altresì prese in esame le riflessioni crociane sul rapporto tra giornalismo e letteraturaFile | Dimensione | Formato | |
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