Dall’esegesi condottta da Gregorio Magno al libro di Giobbe si può evincere un’accezione di loquacitas la cui rappresentazione biblica è legata per il Pontefice alla qualificazione del proferire degli eretici rappresentati dagli “amici “ di Giobbe. Nello sviluppo interpretativo di Gregorio concorrono le strutture retoriche della tradizione classica attraverso le quali conduce l’analisi etimologica degli amici di Gobbe e organizza l’apparato ermeneutico degli innesti biblici; l’assimilazione della più qualificata tradizione ecclesiastica e la dimensione della sua formazione culturale fondata sui classici.
Titolo: | Le rappresentazioni esegetiche della loquacitas nei Moralia in Job | |
Autori interni: | ||
Data di pubblicazione: | 2019 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/371822 | |
ISBN: | 978-88-7228-907-5 | |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
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