Prendendo spunto dalle recenti scoperte di contrada Edera (Bronte - CT), alle pendici nord-occidentali dell’Etna, l’intervento si propone di analizzare le dinamiche insediative della Sicilia medio-bizantina, agli inizi del IX secolo e di articolare alcune ipotesi di ricerca sul popolamento dell’Isola in questa fase. L’articolazione dell’insediamento privilegia le aree centro-meridionali e orientali, evidenziando una netta cesura rispetto al quadro della fase proto-bizantina. Le caratteristiche costruttive che emergono dall’analisi delle capanne di contrada Edera mostrano una serie di tratti peculiari che si discostano dalla tradizione edilizia precedente, con planimetrie circolari e piani di calpestio interni parzialmente scavati: si tratta di caratteristiche edilizie che rimandano piuttosto a tipologie e tecniche costruttive attestate nelle aree dell’Europa nord-orientale. Il peculiare arco cronologico nel quale i resti si inquadrano, caratterizzato dallo sforzo militare da parte dell’impero bizantino nella difesa contro gli arabo-musulmani, sembra avvalorare una lettura dei dati archeologici quale testimonianza di una componente allogena in un contesto fortemente militarizzato.
La Sicilia medio bizantina: dati archeologici e ipotesi di ricerca
Lucia Arcifa
2019-01-01
Abstract
Prendendo spunto dalle recenti scoperte di contrada Edera (Bronte - CT), alle pendici nord-occidentali dell’Etna, l’intervento si propone di analizzare le dinamiche insediative della Sicilia medio-bizantina, agli inizi del IX secolo e di articolare alcune ipotesi di ricerca sul popolamento dell’Isola in questa fase. L’articolazione dell’insediamento privilegia le aree centro-meridionali e orientali, evidenziando una netta cesura rispetto al quadro della fase proto-bizantina. Le caratteristiche costruttive che emergono dall’analisi delle capanne di contrada Edera mostrano una serie di tratti peculiari che si discostano dalla tradizione edilizia precedente, con planimetrie circolari e piani di calpestio interni parzialmente scavati: si tratta di caratteristiche edilizie che rimandano piuttosto a tipologie e tecniche costruttive attestate nelle aree dell’Europa nord-orientale. Il peculiare arco cronologico nel quale i resti si inquadrano, caratterizzato dallo sforzo militare da parte dell’impero bizantino nella difesa contro gli arabo-musulmani, sembra avvalorare una lettura dei dati archeologici quale testimonianza di una componente allogena in un contesto fortemente militarizzato.File | Dimensione | Formato | |
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