Sin dall’esordio della seconda privatizzazione del lavoro pubblico, un aspetto cruciale della disciplina, in tema di rapporto di lavoro dirigenziale, può certamente ravvisarsi nella problematica delimitazione del perimetro entro cui possono essere esercitati i poteri dirigenziali. Il fulcro della riflessione prende le mosse da una norma centrale in tutte le riforme degli ultimi 20 anni: l’art. 5 comma 2 del d.lgs 165/2001. L’Autrice prova a sviluppare una ipotesi interpretativa dell’ampiezza e dei contenuti di questi poteri a partire da questa norma nelle versione novellata dalla riforma Madia del 2017.

I poteri dei dirigenti: ipotesi ricostruttiva della funzione datoriale e manageriale

Gabriella Nicosia
2019-01-01

Abstract

Sin dall’esordio della seconda privatizzazione del lavoro pubblico, un aspetto cruciale della disciplina, in tema di rapporto di lavoro dirigenziale, può certamente ravvisarsi nella problematica delimitazione del perimetro entro cui possono essere esercitati i poteri dirigenziali. Il fulcro della riflessione prende le mosse da una norma centrale in tutte le riforme degli ultimi 20 anni: l’art. 5 comma 2 del d.lgs 165/2001. L’Autrice prova a sviluppare una ipotesi interpretativa dell’ampiezza e dei contenuti di questi poteri a partire da questa norma nelle versione novellata dalla riforma Madia del 2017.
2019
9788828805984
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/383663
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