L’utilizzo psicologico e teoretico del mito è stato in certi casi oggetto di critiche da parte della tradizione filologica. Si pensi per esempio al caso di Georg Friedrich Creuzer e alla stroncatura che subì la sua Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (1810) che tanto invece entusiasmava Hegel e Schelling. In questo contributo esamino un caso di studio a una rielaborazione della materia mitica che può essere iscritta a ciò che propongo di chiamare “proiezione simbolica”. In particolare, lo studio mostra i processi di proiezione e viraggio simbolico con cui – secondo la mia ipotesi – il mito presta la sua versatilità generativa a frequenti prestiti e trasformazioni. Passando per la declinazione kantiana e poi romantica, il portato filosofico e narrativo del mito prometeico muta e si arricchisce di elementi di un discorso scientifico carico di implicazioni euristiche e sociali: le esperienze di Franklin con i fulmini, quelle di Galvani sugli effetti dell’elettricità sui tessuti biologici, la generazione spontanea sostenuta da Erasmus Darwin, il “Political Justice” del filosofo William Godwin, padre di Mary e ispiratore di Percy.
Il mito come oggetto di proiezione. Il “moderno Prometeo” di Kant e il dibattito ottocentesco sulla generazione spontanea
Coco Emanuele Giuseppe
2019-01-01
Abstract
L’utilizzo psicologico e teoretico del mito è stato in certi casi oggetto di critiche da parte della tradizione filologica. Si pensi per esempio al caso di Georg Friedrich Creuzer e alla stroncatura che subì la sua Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (1810) che tanto invece entusiasmava Hegel e Schelling. In questo contributo esamino un caso di studio a una rielaborazione della materia mitica che può essere iscritta a ciò che propongo di chiamare “proiezione simbolica”. In particolare, lo studio mostra i processi di proiezione e viraggio simbolico con cui – secondo la mia ipotesi – il mito presta la sua versatilità generativa a frequenti prestiti e trasformazioni. Passando per la declinazione kantiana e poi romantica, il portato filosofico e narrativo del mito prometeico muta e si arricchisce di elementi di un discorso scientifico carico di implicazioni euristiche e sociali: le esperienze di Franklin con i fulmini, quelle di Galvani sugli effetti dell’elettricità sui tessuti biologici, la generazione spontanea sostenuta da Erasmus Darwin, il “Political Justice” del filosofo William Godwin, padre di Mary e ispiratore di Percy.File | Dimensione | Formato | |
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