Nella prima parte del volume viene presentato un metodo per la didattica della scrittura basato sulla correzione classificatoria. L'obiettivo è favorire nello studente lo sviluppo della capacità di riconoscere e classificare, in modo oggettivo, gli errori presenti in un testo qualunque, distinguendo tra più microtipologie. Per ciascuna, vengono proposti uno o più algoritmi di autocorrezione. La seconda parte del volume è invece dedicata al Syntapuzzle; un materiale didattico - ideato dall'autore - che riproduce, in forma di puzzle/domino, il meccanismo della combinazione tra parole (le tessere del puzzle), sulla base dell'abbinamento dei loro tratti sintattici (le frecce e i bersagli posti sui margini delle tessere). Due tessere/parole, infatti, possono essere accostate se le frecce sui margini dell'una possono connettersi a bersagli corrispondenti sui margini dell'altra. I puzzle in cui tutte le frecce sono correttamente connesse a dei bersagli rappresentano frasi benformate, mentre i puzzle in cui una o più frecce non vanno a bersaglio corrispondono a frasi malformate. Il numero di combinazioni possibili tra tessere è potenzialmente infinito, come il numero delle combinazioni possibili tra le parole di una lingua
Linguistica per insegnare. Applicazioni alla didattica dell'italiano scritto e della sintassi latina
Menza, SalvatorePrimo
2017-01-01
Abstract
Nella prima parte del volume viene presentato un metodo per la didattica della scrittura basato sulla correzione classificatoria. L'obiettivo è favorire nello studente lo sviluppo della capacità di riconoscere e classificare, in modo oggettivo, gli errori presenti in un testo qualunque, distinguendo tra più microtipologie. Per ciascuna, vengono proposti uno o più algoritmi di autocorrezione. La seconda parte del volume è invece dedicata al Syntapuzzle; un materiale didattico - ideato dall'autore - che riproduce, in forma di puzzle/domino, il meccanismo della combinazione tra parole (le tessere del puzzle), sulla base dell'abbinamento dei loro tratti sintattici (le frecce e i bersagli posti sui margini delle tessere). Due tessere/parole, infatti, possono essere accostate se le frecce sui margini dell'una possono connettersi a bersagli corrispondenti sui margini dell'altra. I puzzle in cui tutte le frecce sono correttamente connesse a dei bersagli rappresentano frasi benformate, mentre i puzzle in cui una o più frecce non vanno a bersaglio corrispondono a frasi malformate. Il numero di combinazioni possibili tra tessere è potenzialmente infinito, come il numero delle combinazioni possibili tra le parole di una linguaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.