Dalla direttiva 2008/99/CE alla legge n. 68/2015: le traiettorie europee in materia di tutela penale dell’ambiente e l’impatto sul diritto penale ambientale nazionale

Il lavoro muove da una disamina degli obblighi di criminalizzazione di fonte europea in materia ambientale, per poi vagliare, attraverso alcune esemplificazioni, l’incidenza di tali obblighi sulla legislazione penale degli Stati membri e, soprattutto, soffermarsi sull’attuale volto del diritto penale ambientale italiano come risultante sia dalla trasposizione della direttiva 2008/99/CE, ad opera del d.lgs. 7 luglio 2011, n. 121, sia dalla legge 22 maggio 2015, n. 68. Una valutazione dell’impatto prodotto a livello nazionale dall’intervento dell’Unione europea in materia di tutela penale dell’ambiente ed uno sguardo alle più recenti traiettorie emergenti dalle iniziative dell’Unione europea in materia di contrasto ai reati ambientali concludono il lavoro.