L’autoriciclaggio dei proventi dei reati tributari nel diritto comparato: tra obblighi di incriminazione, la violazione del ne bis in idem e il concorso apparente di norme

Dopo un'analisi della normativa sovrannazionale in materia e uno studio di diritto comparato circa la difficoltà di considerare il provento dell’evasione fiscale come profitto di origine illecita e, quindi, possibile oggetto del riciclaggio e dell’autoriciclaggio, nell'articolo saranno evidenziati i problemi connessi alla criminalizzazione dell’autoriciclaggio della tassa evasa in relazione al rispetto di principi fondamentali della materia penale di uno Stato di diritto: ne bis in idem, proporzionalità e nemo tenetur se detegere. Conseguentemente l’articolo cercherà di individuare gli scopi di politica criminale che hanno indotto all’introduzione dell’autoriciclaggio (anche in relazione ai proventi dell’evasione fiscale), prima di valutare l’effettiva necessità dell’introduzione di tale ulteriore strumento nell’ampio armamentario disponibile oggi nella lotta contro l’accumulazione di capitali illeciti.