Richiesta di consegna in esecuzione di mandato di arresto europeo e riserva della giurisdizione italiana

La Corte di cassazione ha stabilito che l’art. 18, comma 1, lett. p), l. n. 69 del 2005, (che prevede il dovere – e non la semplice facoltà – di rifiutare la consegna se il mandato d’arresto europeo riguarda reati che dalla legge italiana sono considerati commessi in tutto o in parte nel territorio italiano) non è incompatibile con l’art. 4, par. 7, lett. a) della decisione quadro 2002/584/GAI. Per la Corte, la fonte europea lascia infatti ampio margine di apprezzamento ai legislatori degli Stati membri di regolare autonomamente regole e limiti della propria giurisdizione. La correttezza di questa interpretazione non è smentita ma, anzi, confermata dalla disciplina in materia di prevenzione e risoluzione dei conflitti di giurisdizione, dettata dal d.lg. n. 29 del 2016, in attuazione della decisione quadro 2009/948/GAI.