Con la riforma penitenziaria del 2018 il legislatore è rimasto indifferente innanzi alla reiterata denuncia di una vera e propria emergenza psichiatrica che gli operatori penitenziari si trovano spesso a dover fronteggiare privi di una necessaria formazione e in assenza di una disciplina organica relativa al trattamento della malattia mentale; condizioni che, a detta dei Giudici costituzionali, hanno reso insopprimibile l’esigenza di rimuovere questo ingiustificato e intollerabile silenzio.
Il “reo folle” davanti al Giudice delle leggi: la Corte costituzionale supplisce all’ostinata inerzia del legislatore
Siracusano Fabrizio
2019-01-01
Abstract
Con la riforma penitenziaria del 2018 il legislatore è rimasto indifferente innanzi alla reiterata denuncia di una vera e propria emergenza psichiatrica che gli operatori penitenziari si trovano spesso a dover fronteggiare privi di una necessaria formazione e in assenza di una disciplina organica relativa al trattamento della malattia mentale; condizioni che, a detta dei Giudici costituzionali, hanno reso insopprimibile l’esigenza di rimuovere questo ingiustificato e intollerabile silenzio.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Il reo folle.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Dimensione
224.05 kB
Formato
Adobe PDF
|
224.05 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.