Quando si sente la parola “ troppo spesso si attivano dei preconcetti e si pensa solo al crimine, offuscando la parte umana del detenuto L’esperienza della reclusione in carcere rappresenta un evento fortemente traumatico per gli individui che ne vengono coinvolti. L’obiettivo del progetto, condotto da Marzo a Luglio 2019 con cadenza settimanale, nel reparto maschile della casa di reclusione di Augusta ( con un gruppo di tossicodipendenti, è stato quello di valorizzare il fattore umano e di dare centralità alla persona detenuta quale fruitore dei servizi penitenziari, migliorandone la qualità di vita e la consapevolezza, attraverso la specificità dello strumento artistico, la psicoterapia della Gestalt e il lavoro di gruppo secondo il modello di Margherita Spagnuolo Lobb (Spagnuolo Lobb 2011).La nostra esperienza in carcere si è configurata come spazio mentale vitale che ha avuto come obiettivo primario quello di far riscoprire al detenuto il suo essere persona, destrutturando l’identificazione del sè con il ruolo di deviante, riappropriandosi degli altri aspetti e funzioni della sua identità, attraverso l’utilizzo dello strumento artistico e creativo e la condivisione in gruppo, quale ground su cui aggrapparsi per poter rischiare la novità.
Il respiro oltre le mura. L’esperienza della reclusione, l’arte e la psicoterapia della Gestalt in carcere
Sciacca, Federica
;
2019-01-01
Abstract
Quando si sente la parola “ troppo spesso si attivano dei preconcetti e si pensa solo al crimine, offuscando la parte umana del detenuto L’esperienza della reclusione in carcere rappresenta un evento fortemente traumatico per gli individui che ne vengono coinvolti. L’obiettivo del progetto, condotto da Marzo a Luglio 2019 con cadenza settimanale, nel reparto maschile della casa di reclusione di Augusta ( con un gruppo di tossicodipendenti, è stato quello di valorizzare il fattore umano e di dare centralità alla persona detenuta quale fruitore dei servizi penitenziari, migliorandone la qualità di vita e la consapevolezza, attraverso la specificità dello strumento artistico, la psicoterapia della Gestalt e il lavoro di gruppo secondo il modello di Margherita Spagnuolo Lobb (Spagnuolo Lobb 2011).La nostra esperienza in carcere si è configurata come spazio mentale vitale che ha avuto come obiettivo primario quello di far riscoprire al detenuto il suo essere persona, destrutturando l’identificazione del sè con il ruolo di deviante, riappropriandosi degli altri aspetti e funzioni della sua identità, attraverso l’utilizzo dello strumento artistico e creativo e la condivisione in gruppo, quale ground su cui aggrapparsi per poter rischiare la novità.File | Dimensione | Formato | |
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