Il recente inasprimento della normativa in materia di immigrazione pone notevoli problemi interpretativi in ragione della mancata o superficiale considerazione della posizione del minore straniero, la cui particolare vulnerabilità non riceve la dovuta attenzione da parte del legislatore, che si limita a prevedere un trattamento unitario delle varie situazioni in cui lo straniero irregolare possa trovarsi, senza alcuna specifica considerazione della condizione del minore coinvolto nelle vicende migratorie. Le peculiarità di tale condizione sembrano invece essere oggetto di attenta valutazione nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo e della Corte Costituzionale, entrambe orientate a riconoscere una tendenziale prevalenza del valore di protezione della minore età rispetto a quelli di difesa del territorio e contenimento dei flussi migratori. Ed è proprio alla luce di tale importante indicazione che –laddove si tratti di minori –deve essere letta e applicata la disciplina dell’immigrazione, al fine di individuare soluzioni differenziate rispetto a quelle adottate nei confronti degli stranieri adulti, soluzioni che non siano condizionate da una lettura emergenziale dei fenomeni migratori, bensì imperniate sul principio del superiore interesse del minore.
Il minore straniero tra ordine pubblico e superiore interesse del fanciullo
Annalisa Lucifora
2012-01-01
Abstract
Il recente inasprimento della normativa in materia di immigrazione pone notevoli problemi interpretativi in ragione della mancata o superficiale considerazione della posizione del minore straniero, la cui particolare vulnerabilità non riceve la dovuta attenzione da parte del legislatore, che si limita a prevedere un trattamento unitario delle varie situazioni in cui lo straniero irregolare possa trovarsi, senza alcuna specifica considerazione della condizione del minore coinvolto nelle vicende migratorie. Le peculiarità di tale condizione sembrano invece essere oggetto di attenta valutazione nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo e della Corte Costituzionale, entrambe orientate a riconoscere una tendenziale prevalenza del valore di protezione della minore età rispetto a quelli di difesa del territorio e contenimento dei flussi migratori. Ed è proprio alla luce di tale importante indicazione che –laddove si tratti di minori –deve essere letta e applicata la disciplina dell’immigrazione, al fine di individuare soluzioni differenziate rispetto a quelle adottate nei confronti degli stranieri adulti, soluzioni che non siano condizionate da una lettura emergenziale dei fenomeni migratori, bensì imperniate sul principio del superiore interesse del minore.File | Dimensione | Formato | |
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