«Senza ira e con pudore» (1Tim 2,8-10): le emozioni come elementi di costruzione del genere in Giovanni Crisostomo

n che misura le emozioni sono state un elemento di costruzione del genere nella lettura patristica di passi controversi come la pericope di 1 Tim 2,8-15? L’interpretazione di questo passaggio paolino offerta da Giovanni Crisostomo (Hom. 1 Tim. VIII,1), con un focus particolare su 1 Tim 2,8-10, mostra come l’uso delle due emozioni, l’ira da bandire nella condotta maschile e il pudore come contrassegno di quella femminile, contribuisca a definire uno statuto di genere. Sebbene riferite alla comune pratica della preghiera, le indicazioni di Paolo permettono al Crisostomo di fare dell’emozione del pudore, pur applicabile ad entrambi i sessi, una caratteristica precipuamente femminile: è la qualità etica, evidente e necessaria, della donna cristiana che accetta nel suo percorso virtuoso la mediazione maschile, e si traduce in base teorica per la costruzione del tipo ideale della vergine consacrata.