Il saggio analizza le Collectiones Dionysianae a partire dai molti elementi distintivi rispetto alle altre collezioni canoniche: il primo elemento di grande rilevanza è dato dal fatto che il lavoro di Dionigi legato alle collezioni si salda con la sua attività di traduttore. Coniugando strutturalmente –nel progetto e nell’ideazione- collezioni e traduzioni, le collezioni di Dionigi rientrano in settori particolarmente caratterizzanti la cultura del tempo. Altri elementi che distinguono le collezioni canoniche di Dionigi sono l’autorialità della sua opera; la tipologia e le modalità di organizzazione dei materiali; la complessità di carattere redazionale della quale ci informa lo stesso autore attraverso le prefazioni, la cui esistenza è un altro importante elemento che distingue l’opera di Dionigi dalle altre collezioni. Le prefazioni sono, inoltre, testimoni preziose dell’esistenza di redazioni non pervenute, e altrimenti sconosciute, e sono anche chiarificatrici dei processi di elaborazione di quelle pervenute. Le prefazioni alle raccolte canoniche, con le informazioni relative al rapporto tra destinatario, committente o referente da un lato e autore dall’altro, qui oggetto di analisi, rappresentano un punto nevralgico per capire motivazioni e scopo delle Collectiones dionysianae. Nell’edizione delle prefazioni in ChL di Fr. Glorie, la seconda e la quarta prefazione sono, rispettivamente, prefazione alla prima traduzione dei canoni greci (presumibilmente in due redazioni o recensioni), fatta da Dionigi e indirizzata al vescovo Stefano, e prefazione alla seconda traduzione, perduta, dei canoni greci, indirizzata a papa Ormisda. I molti elementi distintivi delle collezioni di Dionigi rendono possibile ricavare informazioni utili agli altri autori e alle altre collezioni solo in un’ottica speculare e sulla base di un confronto differenziale.

Dionigi il Piccolo e le Collectiones Dionysiane: raccolte e traduzioni

Sardella, T
2019-01-01

Abstract

Il saggio analizza le Collectiones Dionysianae a partire dai molti elementi distintivi rispetto alle altre collezioni canoniche: il primo elemento di grande rilevanza è dato dal fatto che il lavoro di Dionigi legato alle collezioni si salda con la sua attività di traduttore. Coniugando strutturalmente –nel progetto e nell’ideazione- collezioni e traduzioni, le collezioni di Dionigi rientrano in settori particolarmente caratterizzanti la cultura del tempo. Altri elementi che distinguono le collezioni canoniche di Dionigi sono l’autorialità della sua opera; la tipologia e le modalità di organizzazione dei materiali; la complessità di carattere redazionale della quale ci informa lo stesso autore attraverso le prefazioni, la cui esistenza è un altro importante elemento che distingue l’opera di Dionigi dalle altre collezioni. Le prefazioni sono, inoltre, testimoni preziose dell’esistenza di redazioni non pervenute, e altrimenti sconosciute, e sono anche chiarificatrici dei processi di elaborazione di quelle pervenute. Le prefazioni alle raccolte canoniche, con le informazioni relative al rapporto tra destinatario, committente o referente da un lato e autore dall’altro, qui oggetto di analisi, rappresentano un punto nevralgico per capire motivazioni e scopo delle Collectiones dionysianae. Nell’edizione delle prefazioni in ChL di Fr. Glorie, la seconda e la quarta prefazione sono, rispettivamente, prefazione alla prima traduzione dei canoni greci (presumibilmente in due redazioni o recensioni), fatta da Dionigi e indirizzata al vescovo Stefano, e prefazione alla seconda traduzione, perduta, dei canoni greci, indirizzata a papa Ormisda. I molti elementi distintivi delle collezioni di Dionigi rendono possibile ricavare informazioni utili agli altri autori e alle altre collezioni solo in un’ottica speculare e sulla base di un confronto differenziale.
2019
978-1-5275-2150-6
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