L’autore della Storia della letteratura italiana dedicò gli ultimi saggi, non alla letteratura nazionale, ma a Zola. La questione della rappresentazione del reale non era slegata, nella sua prospettiva, dalla riflessione etico-politica sulle contraddizioni della modernità. L’attenzione alla Francia era per lui divenuta centrale all’indomani della pubblicazione della Storia, ma anche di Sedan e della Comune. Il saggio esamina lo Studio su Emilio Zola, del 1877, la conferenza Zola e l’Assommoir, pubblicata nel 1879 da Treves, Il darwinismo nell’arte, del 1883, dove la grande intelligenza dello storico profetizza quella che i moderni studiosi chiameranno l’etnificazione linguistica, a proposito di Verga. Ma De Sanctis elude ogni riferimento diretto a Verga. Il grande storico, alla fine della sua vita e della sua opera si trovava in un “cono d’ombra”: la lucidità e ampiezza di orizzonti nel ricostruire il passato, la tensione etica nell’auspicio dell’avvenire, trovavano il proprio limite nella difficoltà nello storicizzare quanto proprio in Italia stava avvenendo proprio in quegli anni.

De Sanctis e il naturalismo

Manganaro Andrea
2020-01-01

Abstract

L’autore della Storia della letteratura italiana dedicò gli ultimi saggi, non alla letteratura nazionale, ma a Zola. La questione della rappresentazione del reale non era slegata, nella sua prospettiva, dalla riflessione etico-politica sulle contraddizioni della modernità. L’attenzione alla Francia era per lui divenuta centrale all’indomani della pubblicazione della Storia, ma anche di Sedan e della Comune. Il saggio esamina lo Studio su Emilio Zola, del 1877, la conferenza Zola e l’Assommoir, pubblicata nel 1879 da Treves, Il darwinismo nell’arte, del 1883, dove la grande intelligenza dello storico profetizza quella che i moderni studiosi chiameranno l’etnificazione linguistica, a proposito di Verga. Ma De Sanctis elude ogni riferimento diretto a Verga. Il grande storico, alla fine della sua vita e della sua opera si trovava in un “cono d’ombra”: la lucidità e ampiezza di orizzonti nel ricostruire il passato, la tensione etica nell’auspicio dell’avvenire, trovavano il proprio limite nella difficoltà nello storicizzare quanto proprio in Italia stava avvenendo proprio in quegli anni.
2020
978-88-6859-195-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/497167
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