Lo scandalo di Cambridge Analytica produce allarme nell’opinione pubblica, ren-dendo palese quello che era risaputo tra gli addetti ai lavori. Esiste una “industria del dato” che con metodi più o meno leciti raccoglie informazioni sui cittadini, unisce databases e produce profilazioni in base a gusti, orientamenti valoriali, abi-tudini sessuali, pratiche religiose, etc., rivendendole a partiti, gruppi di interesse, multinazionali. L’uso di questi dati è documentato in numerosi studi che si sof-fermano sulla segmentazione e sulla successiva targhettizzazione del messaggio, già nelle campagne elettorali moderne degli anni ‘60 (Howard 2006; Nickerson e Rogers 2014). La piattaforma digitale tuttavia amplifica questo fenomeno, facili-tando la raccolta automatica dei dati grazie specialmente ai social network. A questo proposito il Ceo di Cambridge Analytica Alexander Nix dice: “Oggi non serve più bussare alle case della gente per reperire i dati. I dati sono ovunque. E de-terminano ogni decisione” (Kaiser 2019, p. 67). Nell’articolo ci si interroga su quanto il “potere dei dati” possa influenzare la qualità della democrazia e quali siano le possibili conseguenze delle asimmetrie sugli esiti elettorali.
Innovazioni tecnologiche, Big Data e trasformazione delle campagne elettorali
Rossana Sampugnaro
2020-01-01
Abstract
Lo scandalo di Cambridge Analytica produce allarme nell’opinione pubblica, ren-dendo palese quello che era risaputo tra gli addetti ai lavori. Esiste una “industria del dato” che con metodi più o meno leciti raccoglie informazioni sui cittadini, unisce databases e produce profilazioni in base a gusti, orientamenti valoriali, abi-tudini sessuali, pratiche religiose, etc., rivendendole a partiti, gruppi di interesse, multinazionali. L’uso di questi dati è documentato in numerosi studi che si sof-fermano sulla segmentazione e sulla successiva targhettizzazione del messaggio, già nelle campagne elettorali moderne degli anni ‘60 (Howard 2006; Nickerson e Rogers 2014). La piattaforma digitale tuttavia amplifica questo fenomeno, facili-tando la raccolta automatica dei dati grazie specialmente ai social network. A questo proposito il Ceo di Cambridge Analytica Alexander Nix dice: “Oggi non serve più bussare alle case della gente per reperire i dati. I dati sono ovunque. E de-terminano ogni decisione” (Kaiser 2019, p. 67). Nell’articolo ci si interroga su quanto il “potere dei dati” possa influenzare la qualità della democrazia e quali siano le possibili conseguenze delle asimmetrie sugli esiti elettorali.File | Dimensione | Formato | |
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