Ripercorrendo il corso del Cormor, dalle aree montane di Buja alla bassa pianura di Marano Lagunare, Marchigiani e Cigalotto descrivono un viaggio di conoscenza e progetto lungo un torrente che si presta a divenire «spina dorsale di una nuova rete di attrezzature di interesse collettivo, servizi ecosistemici e paesaggi» (p. 10), rete che può essere in grado di ammagliare, in forme nuove, spazi pub- blici, luoghi del tempo libero, servizi di accoglienza per visitatori e viaggiatori, aree della produzione, occasioni per ripensare il nesso natura-cultura. Il torrente Cormor si fa dunque filo conduttore di una esplorazione sul campo e di una sperimenta- zione di progetto – nella sua dimensione fisica e processuale – che è al contempo opportunità di ri- cerca.
Il fiume come spazio e metafora per ripensare i margini
Giusy Pappalardo
2020-01-01
Abstract
Ripercorrendo il corso del Cormor, dalle aree montane di Buja alla bassa pianura di Marano Lagunare, Marchigiani e Cigalotto descrivono un viaggio di conoscenza e progetto lungo un torrente che si presta a divenire «spina dorsale di una nuova rete di attrezzature di interesse collettivo, servizi ecosistemici e paesaggi» (p. 10), rete che può essere in grado di ammagliare, in forme nuove, spazi pub- blici, luoghi del tempo libero, servizi di accoglienza per visitatori e viaggiatori, aree della produzione, occasioni per ripensare il nesso natura-cultura. Il torrente Cormor si fa dunque filo conduttore di una esplorazione sul campo e di una sperimenta- zione di progetto – nella sua dimensione fisica e processuale – che è al contempo opportunità di ri- cerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.