Il lavoro analizza le recenti proposte di rilancio del regionalismo differenziato, collocandone le linee di sviluppo entro la più ampia cornice offerta dalla (mancata) realizzazione del regionalismo cooperativo tracciato dal nuovo Titolo V della Costituzione. Tenuto conto degli ampi margini di informalità che hanno caratterizzato i rapporti recentemente intervenuti tra Regioni e Governo, l’indagine si sofferma poi sulla pur laconica procedura definita dall’art. 116, comma 3, Cost., al fine di fissarne alcuni punti fermi. Si esprimono non poche riserve, infine, sulla compatibilità dei massivi trasferimenti di competenza previsti dalle pre-intese con la cornice dei principi costituzionali qualificanti il nostro sistema autonomistico.
Il regionalismo differenziato tra attese federaliste deluse e rischi di eccessi
Giuseppe Chiara
2021-01-01
Abstract
Il lavoro analizza le recenti proposte di rilancio del regionalismo differenziato, collocandone le linee di sviluppo entro la più ampia cornice offerta dalla (mancata) realizzazione del regionalismo cooperativo tracciato dal nuovo Titolo V della Costituzione. Tenuto conto degli ampi margini di informalità che hanno caratterizzato i rapporti recentemente intervenuti tra Regioni e Governo, l’indagine si sofferma poi sulla pur laconica procedura definita dall’art. 116, comma 3, Cost., al fine di fissarne alcuni punti fermi. Si esprimono non poche riserve, infine, sulla compatibilità dei massivi trasferimenti di competenza previsti dalle pre-intese con la cornice dei principi costituzionali qualificanti il nostro sistema autonomistico.File | Dimensione | Formato | |
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