The organization and exploitation of public spaces in contemporary towns have changed, in line with the new demands of the transient populations. This concerns specifically heritage cities, the public spaces of which are exploited by visitors. This type of city, which has traditional vocation for tourism, is in danger of aiming management usage of its public spaces chiefly to the standardized logic of touristic industry. This paper investigates how meaning, exploitation and management of public spaces in heritage cities have changed in relation to the touristic phenomenon. The article summarizes the principal results of an empirical research carried out in 2010 in Florence. The squares of San Lorenzo and Sant’Ambrogio have been chosen as sites of the principal historical markets of the town. The research was carried out through various methods: a) a social-territorial analysis by means of which we have investigated the changes occurred in the morphology of touristic offer between 2004 and 2010; b) a direct examination of public space, with a special attention payed to the typology of the commercial net, to the social relations and to the profile of the exploiting populations; v) a survey of samples of residents, sellers and tourists. The results of this investigation seem to show that the exploitation and management aimed chiefly to touristic usage affect the heterogeneity of functions, accessibility, the liveliness and peculiarity of public spaces. The loss of such features could damage the quality itself of such space, with a negative feed-back on actractiveness.

L’uso e l’organizzazione degli spazi pubblici della città contemporanea sono cambiati in risposta alle nuove esigenze della molteplicità di popolazioni temporanee che vi insistono. Ciò è vero in particolare per le città d’arte, in cui i principali fruitori degli spazi pubblici sono i visitatori. In tale tipo di città, tradizionalmente a spiccata vocazione turistica, insorge il rischio di un ‘asservimento’ degli usi e della gestione degli spazi alle logiche omologanti dell’industria turistica. Nel paper si vuole indagare il mutamento dei significati, degli usi e della gestione degli spazi pubblici della città d’arte in relazione al fenomeno turistico. L’articolo riassume i principali risultati di una ricerca empirica svoltasi nel 2010 a Firenze. Sono state scelte le piazze dei quartieri di Sant’Ambrogio e San Lorenzo, ove hanno sede due dei principali mercati storici rionali della città. Lo studio è stato condotto con tecniche integrate di rilevazione: l’analisi-socio-territoriale attraverso cui si è indagato il mutamento della morfologia dell’offerta turistica tra il 2004 e 2010; l’osservazione degli spazi pubblici, con attenzione alla tipologia del tessuto commerciale, al grado di intensità delle relazioni sociali e al profilo delle popolazioni fruitrici; le interviste semi-strutturate rivolte a un campione di residenti delle due zone, degli operatori dei mercati e dei turisti. Sembrerebbe emergere che l’uso e la gestione a fini prettamente turistici inficino l’eterogeneità delle funzioni, l’accessibilità, la vivacità, l’originalità degli spazi pubblici. La perdita di tali tratti rischierebbe di incrinare la qualità stessa degli spazi, con conseguenti ricadute negative sulla capacità attrattiva.

L’impatto del turismo sugli usi e sull’organizzazione degli spazi pubblici nelle città d’arte. I mercati e le piazze di San Lorenzo e Sant’Ambrogio a Firenze

Lipari Licia
2014-01-01

Abstract

The organization and exploitation of public spaces in contemporary towns have changed, in line with the new demands of the transient populations. This concerns specifically heritage cities, the public spaces of which are exploited by visitors. This type of city, which has traditional vocation for tourism, is in danger of aiming management usage of its public spaces chiefly to the standardized logic of touristic industry. This paper investigates how meaning, exploitation and management of public spaces in heritage cities have changed in relation to the touristic phenomenon. The article summarizes the principal results of an empirical research carried out in 2010 in Florence. The squares of San Lorenzo and Sant’Ambrogio have been chosen as sites of the principal historical markets of the town. The research was carried out through various methods: a) a social-territorial analysis by means of which we have investigated the changes occurred in the morphology of touristic offer between 2004 and 2010; b) a direct examination of public space, with a special attention payed to the typology of the commercial net, to the social relations and to the profile of the exploiting populations; v) a survey of samples of residents, sellers and tourists. The results of this investigation seem to show that the exploitation and management aimed chiefly to touristic usage affect the heterogeneity of functions, accessibility, the liveliness and peculiarity of public spaces. The loss of such features could damage the quality itself of such space, with a negative feed-back on actractiveness.
2014
9788823844490
L’uso e l’organizzazione degli spazi pubblici della città contemporanea sono cambiati in risposta alle nuove esigenze della molteplicità di popolazioni temporanee che vi insistono. Ciò è vero in particolare per le città d’arte, in cui i principali fruitori degli spazi pubblici sono i visitatori. In tale tipo di città, tradizionalmente a spiccata vocazione turistica, insorge il rischio di un ‘asservimento’ degli usi e della gestione degli spazi alle logiche omologanti dell’industria turistica. Nel paper si vuole indagare il mutamento dei significati, degli usi e della gestione degli spazi pubblici della città d’arte in relazione al fenomeno turistico. L’articolo riassume i principali risultati di una ricerca empirica svoltasi nel 2010 a Firenze. Sono state scelte le piazze dei quartieri di Sant’Ambrogio e San Lorenzo, ove hanno sede due dei principali mercati storici rionali della città. Lo studio è stato condotto con tecniche integrate di rilevazione: l’analisi-socio-territoriale attraverso cui si è indagato il mutamento della morfologia dell’offerta turistica tra il 2004 e 2010; l’osservazione degli spazi pubblici, con attenzione alla tipologia del tessuto commerciale, al grado di intensità delle relazioni sociali e al profilo delle popolazioni fruitrici; le interviste semi-strutturate rivolte a un campione di residenti delle due zone, degli operatori dei mercati e dei turisti. Sembrerebbe emergere che l’uso e la gestione a fini prettamente turistici inficino l’eterogeneità delle funzioni, l’accessibilità, la vivacità, l’originalità degli spazi pubblici. La perdita di tali tratti rischierebbe di incrinare la qualità stessa degli spazi, con conseguenti ricadute negative sulla capacità attrattiva.
Public spaces, Florence, city
Spazi pubblici, Firenze, città
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/507423
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