La scoperta della gran parte dei monumenti medievali calabresi, ancora parzialmente o mal conosciuti, talora del tutto inediti, esistenti o scomparsi, si deve in grandissima parte alla cospicua attività dell'archeologo roveretano Paolo Orsi all’alba del secolo breve e subito dopo il terremoto del 1908. L’apporto, quasi pionieristico, di Orsi all’archeologia medievale è stato infatti ed è capitale per gli studi sul patrimonio della Calabria e non solo: molte delle sue piste di ricerca vennero riprese da chi subentrò a lui ed accertate. Lo scandaglio dei taccuini consacrati all’architettura calabra, rocchi di note, planimetrie, schizzi e disegni raccolti sul posto, serve a riannodare il suo contributo alle attuali indagini su quei monumenti che lui stesso concorse a sottrarre all’oblio.
Il contributo di Paolo Orsi alla scoperta di monumenti medievali in Calabria: disegni e appunti inediti
Tancredi Bella
2020-01-01
Abstract
La scoperta della gran parte dei monumenti medievali calabresi, ancora parzialmente o mal conosciuti, talora del tutto inediti, esistenti o scomparsi, si deve in grandissima parte alla cospicua attività dell'archeologo roveretano Paolo Orsi all’alba del secolo breve e subito dopo il terremoto del 1908. L’apporto, quasi pionieristico, di Orsi all’archeologia medievale è stato infatti ed è capitale per gli studi sul patrimonio della Calabria e non solo: molte delle sue piste di ricerca vennero riprese da chi subentrò a lui ed accertate. Lo scandaglio dei taccuini consacrati all’architettura calabra, rocchi di note, planimetrie, schizzi e disegni raccolti sul posto, serve a riannodare il suo contributo alle attuali indagini su quei monumenti che lui stesso concorse a sottrarre all’oblio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
