I carteggi di Giovnni Battista Perucchini (Bergamo 1784 - Venezia 1870), noto in tutt’Europa e celebrato per le sue ariette da salotto, offrono un punto di osservazione privilegiato rispetto a un epoca di transizione, quella fra Sette e Ottocento, che vede l’esaurirsi delle vicende artistiche di grandi personalità (come Pacchiarotti e Velluti, per esempio) e aprirsi nuove vie allo spettacolo musicale, presto incardinato nella cosiddetta ‘età rossiniana’. Le tradizionali categorie storiografiche di ‘antico’ e ‘moderno’ si rivelano strumenti utili per discutere alcuni nuclei rilevanti del ricco fondo documentario, ma nel contempo problematici al fine di delineare meglio quell’orizzonte musicale ed estetico di inizi Ottocento che si lascia comprendere soltanto attraverso un fecondo confronto col trascorso secolo decimottavo.
«… dove sono le belle melodie de’ nostri antichi…»: pratiche musicali ed estetica ancien régime nei carteggi di Giovanni Battista Perucchini
Maria De Luca
2021-01-01
Abstract
I carteggi di Giovnni Battista Perucchini (Bergamo 1784 - Venezia 1870), noto in tutt’Europa e celebrato per le sue ariette da salotto, offrono un punto di osservazione privilegiato rispetto a un epoca di transizione, quella fra Sette e Ottocento, che vede l’esaurirsi delle vicende artistiche di grandi personalità (come Pacchiarotti e Velluti, per esempio) e aprirsi nuove vie allo spettacolo musicale, presto incardinato nella cosiddetta ‘età rossiniana’. Le tradizionali categorie storiografiche di ‘antico’ e ‘moderno’ si rivelano strumenti utili per discutere alcuni nuclei rilevanti del ricco fondo documentario, ma nel contempo problematici al fine di delineare meglio quell’orizzonte musicale ed estetico di inizi Ottocento che si lascia comprendere soltanto attraverso un fecondo confronto col trascorso secolo decimottavo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.