Il tema della misurazione del valore economico-sociale è da tempo oggetto di attenzione nelle grandi aziende, che riescono a dotarsi con maggiore facilità di differenti presìdi a supporto di tale processo. Diverso è il caso delle aziende di minori dimensioni (PMI), dove la minore visibilità, i maggiori costi di implementazione e la relativa minore attenzione ai temi sociali, rendono meno agevole l’introduzione di strumenti per la creazione, misurazione e reporting del valore economico-sociale. Il presente contributo individua nel rating di legalità una risposta alle suddette difficoltà ad applicare, nelle realtà imprenditoriali di minori dimensioni, strumenti e comportamenti con il fine di creare, misurare e comunicare il valore economico-sociale. Si tratta invero di uno strumento di valutazione introdotto con l’obiettivo di promuovere i comportamenti eticamente virtuosi e trasparenti nella competizione delle aziende italiane, legando tale operare a concreti vantaggi economici, competitivi e sociali ⸺ quindi al perseguimento dello sviluppo e del successo aziendale ⸺ quali un maggiore e migliore accesso al credito bancario, maggiori possibilità di ammissione a bandi e finanziamenti pubblici e, non in ultimo, un rafforzamento e consolidamento della reputazione e dell’immagine aziendale. Più in particolare, riteniamo che siffatto strumento abbia tutte le caratteristiche per consentire la piena realizzazione di uno sviluppo integrale e sostenibile delle aziende (La Rosa, 2020), atteso che i meccanismi di competizione virtuosa che lo stesso è in grado di innescare verso il conseguimento di profili di legalità ed etica sempre più elevati, dovrebbero condurre a positivi riverberi sul territorio e sulla comunità di riferimento, riducendo progressivamente lo spazio d’azione delle aziende illegali o prive di condotte eticamente accettabili, e garantendo così la sopravvivenza delle aziende che adottano condotte ispirate ai valori dell’onestà e della trasparenza. Invero, è stato affermato che “la sostenibilità (…) non riguarda solo la tutela del territorio dal punto di vista dell’impatto economico, sociale e ambientale delle attività aziendali, ma anche la salvaguardia delle condizioni di esistenza di ciascuna singola azienda come produttrice di ricchezza” (Marchi, 2019).

La misurazione del valore economico-sociale nelle imprese minori: il caso del rating di legalità

Fabio La Rosa
Primo
2021-01-01

Abstract

Il tema della misurazione del valore economico-sociale è da tempo oggetto di attenzione nelle grandi aziende, che riescono a dotarsi con maggiore facilità di differenti presìdi a supporto di tale processo. Diverso è il caso delle aziende di minori dimensioni (PMI), dove la minore visibilità, i maggiori costi di implementazione e la relativa minore attenzione ai temi sociali, rendono meno agevole l’introduzione di strumenti per la creazione, misurazione e reporting del valore economico-sociale. Il presente contributo individua nel rating di legalità una risposta alle suddette difficoltà ad applicare, nelle realtà imprenditoriali di minori dimensioni, strumenti e comportamenti con il fine di creare, misurare e comunicare il valore economico-sociale. Si tratta invero di uno strumento di valutazione introdotto con l’obiettivo di promuovere i comportamenti eticamente virtuosi e trasparenti nella competizione delle aziende italiane, legando tale operare a concreti vantaggi economici, competitivi e sociali ⸺ quindi al perseguimento dello sviluppo e del successo aziendale ⸺ quali un maggiore e migliore accesso al credito bancario, maggiori possibilità di ammissione a bandi e finanziamenti pubblici e, non in ultimo, un rafforzamento e consolidamento della reputazione e dell’immagine aziendale. Più in particolare, riteniamo che siffatto strumento abbia tutte le caratteristiche per consentire la piena realizzazione di uno sviluppo integrale e sostenibile delle aziende (La Rosa, 2020), atteso che i meccanismi di competizione virtuosa che lo stesso è in grado di innescare verso il conseguimento di profili di legalità ed etica sempre più elevati, dovrebbero condurre a positivi riverberi sul territorio e sulla comunità di riferimento, riducendo progressivamente lo spazio d’azione delle aziende illegali o prive di condotte eticamente accettabili, e garantendo così la sopravvivenza delle aziende che adottano condotte ispirate ai valori dell’onestà e della trasparenza. Invero, è stato affermato che “la sostenibilità (…) non riguarda solo la tutela del territorio dal punto di vista dell’impatto economico, sociale e ambientale delle attività aziendali, ma anche la salvaguardia delle condizioni di esistenza di ciascuna singola azienda come produttrice di ricchezza” (Marchi, 2019).
2021
9788892195295
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/511188
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