Per Walter Friedrich Otto gli dèi non sono onnipotenti ma onnipresenti. È una presenza «avvertibile in maniera talmente immediata che non ne troviamo traccia in nessun’altra delle antiche religioni». Il divino è il sacro ctonio, terrestre, immanente, mondano, che splende e respira nel tessuto dei giorni, nella tensione verso la differenza, nell’accoglimento dell’identità del qui e dell’ora. Esso è ovunque.

Teofania

Biuso
2021-01-01

Abstract

Per Walter Friedrich Otto gli dèi non sono onnipotenti ma onnipresenti. È una presenza «avvertibile in maniera talmente immediata che non ne troviamo traccia in nessun’altra delle antiche religioni». Il divino è il sacro ctonio, terrestre, immanente, mondano, che splende e respira nel tessuto dei giorni, nella tensione verso la differenza, nell’accoglimento dell’identità del qui e dell’ora. Esso è ovunque.
2021
Apollo, dèi, Dioniso, Greci, Grecia, immanenza, Nietzsche, onnipresenza, Paganesimo, religione, sacro, teofania, Theophanie, Walter Friedrich Otto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/513448
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