Modelli educativi e linguistici tra piccole corti, città e conventi in Sicilia tra Cinque e Seicento. Corti, palazzi nobiliari, monasteri, officine pittoriche: il contributo esamina i modelli educativi e linguistici che circolavano tra Cinque e Seicento in Sicilia all’interno di questi spazi comunicativi ed erano rivolti alle donne secondo dinamiche ben individuabili a partire da alcuni testi di “etichetta” laica o religiosa e testimonianze dirette. L’analisi linguistico-stilistica di alcuni testi epistolari o documentari scritti da religiose e il riferimento a opere d’arte al femminile coeve mostra come i modelli testuali - tra comportamento, agiografia e letteratura - unificassero già i percorsi formativi da nord a sud. Se si prescinde dai tratti fonografemici e morfosintattici regionali, infatti, molte caratteristiche linguistico-stilistiche sono comuni e indicano il prestigio linguistico diversificato delle quattro lingue target (latino, toscano, spagnolo, varietà regionale prestigiosa delle scriptae locali), in relazione alle tradizioni discorsive all’interno delle quali le produzioni testuali delle scriventi si inseriscono.
Modelli educativi e linguistici tra piccole corti, città e conventi in Sicilia tra Cinque e Seicento
Sardo R.
2021-01-01
Abstract
Modelli educativi e linguistici tra piccole corti, città e conventi in Sicilia tra Cinque e Seicento. Corti, palazzi nobiliari, monasteri, officine pittoriche: il contributo esamina i modelli educativi e linguistici che circolavano tra Cinque e Seicento in Sicilia all’interno di questi spazi comunicativi ed erano rivolti alle donne secondo dinamiche ben individuabili a partire da alcuni testi di “etichetta” laica o religiosa e testimonianze dirette. L’analisi linguistico-stilistica di alcuni testi epistolari o documentari scritti da religiose e il riferimento a opere d’arte al femminile coeve mostra come i modelli testuali - tra comportamento, agiografia e letteratura - unificassero già i percorsi formativi da nord a sud. Se si prescinde dai tratti fonografemici e morfosintattici regionali, infatti, molte caratteristiche linguistico-stilistiche sono comuni e indicano il prestigio linguistico diversificato delle quattro lingue target (latino, toscano, spagnolo, varietà regionale prestigiosa delle scriptae locali), in relazione alle tradizioni discorsive all’interno delle quali le produzioni testuali delle scriventi si inseriscono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.